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venerdì 25 gennaio 2008

Programma consultazioni Quirinale


Il calendario delle consultazioniROMA - Ecco il calendario delle consultazioni al Quirinale conseguenti alla crisi aperta dalla sfiducia al governo Prodi.VENERDI' - Aprono, come da prassi, i presidenti di Senato e Camera: alle 17 il presidente di Palazzo Madama, Franco Marini; alle 17,45 quello di Montecitorio, Fausto Bertinotti. A seguire tocca ai gruppi parlamentari. Alle 18,30 il gruppo misto del Senato; alle 19 il gruppo misto della Camera.SABATO - Autonomie Libertè Dèmocratie (alle 9); Sudtiroler Volkspartei (9,20); gruppo della Camera Democrazia cristiana per le autonomie-nuovo psi (9,40); gruppo delle autonomie al Senato (10); Dc per le autonomie-Partito repubblicano italiano-Movimento per l'autonomia del Senato (10,20); Popolari-Udeur della Camera (10,40); Socialisti e radicali Rnp (11); Italia dei Valori (11,20); Verdi (11,40); Comunisti italiani (12); Sinistra democratica (12,30).LUNEDI' - Lega nord padania (9); Udc (10); Rifondazione comunista (11); Alleanza nazionale (12).MARTEDI' - Forza Italia (10,30), Partito Democratico-Ulivo (11,30); presidenti emeriti della Repubblica Francesco Cossiga (17,30, Oscar Luigi Scalfaro (18), Carlo Azeglio Ciampi (18,30).

E' crisi ufficiale.


Con 156 sì, 161 no e un astenuto il Senato ha bocciato la fiducia al governo di Romano Prodi. I presenti in Aula erano 319.

Siamo nuovamente senza guida politica.

Per l'italiano le crisi di Governo, non rappresentano più una sorpresa, talmente n'è abituato.

Mai dire mai.... in politica!

Speriamo che la politica guardi oltre il proprio " naso ".

Dal confronto di tutti, si riesca ad elaborare finalmente una legge elettorale, degna del suo nome.

Il Paese, cioè i Cittadini vogliamo stabilità politica, sicurezza, dignità sociale, rispetto della sovranità popolare.

Sono ancora alla finestra e aspettano notizie!

mercoledì 23 gennaio 2008

Elezioni...SI,.......Elezioni... NO

Parlamento Governo e Partiti in fibrillazione.


Le truppe ferme nelle retrovie, in attesa di ricevere ordini dai rispettivi comandanti.


Cittadini indifesi, di fronte alle scelte di pochi, sono stanchi e rassengnati.


Il mondo guarda e sorride!

venerdì 18 gennaio 2008

Integrazione


Da tempo, il problema dell'integrazione di cittadini extracomunitari o comunitari desta più d'una preoccupazione.

Ogni Governo che si succede di contrario orientamento politico, ha una personale ricetta per risolvere la questione.

Leggi su leggi, proposte su proposte, ma il succo rimane sempre lo stesso..... i cittadini sono scontenti, ed i fatti purtroppo non li smentiscono.

Il problema è annoso e non di facile soluzione.

Ieri mentre sfogliavo le pagine sulla Costituzione, ho notato il seguente titolo: disposizioni sulla Legge in Generale - Preleggi.

Mentre continuavo nella lettura ho notato un articolo veramente interessante, capo II Applicazione della Legge in Generale art. 16

" Lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità e salve le disposizioni contenute in legge speciali.
Questa disposizione vale anche per le persone giuridiche straniere "

In poche parole, lo Stato Italiano riconosce agli stranieri gli stessi diritti degli italiani, nella stessa misura in cui lo stato straniero a cui l'extracomunitario e comunitario appartiene ne riconosce al cittadino italiano.

Questa norma mai abrogata, rende le leggi sull'immigrazione ed integrazione, approvate in Parlamento, in conflitto, se non addirittura incostituzionali.

Quando ci rechiamo in un paese straniero, giustamente sottostiamo (anche se non ne condividiamo i contenuti) alle leggi del Paese che ci ospita.Non capisco per quale motivo, quando gli stranieri soggiornano nel nostro territorio, nascono conflitti d'integrazione, rispetto alla normativa vigente.