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sabato 25 dicembre 2010

Fioroni e Panunzi sferzano il Pd: "Dobbiamo fare pace con gli italiani"

Fonte: Viterbo Oggi

Entrambi critici con la dirigenza del partito, indicano altre possibili strade. Ma Angelo Allegrini si defila

VITERBO - L'onorevole Fioroni non vuole essere Biancaneve, non vuole che i suoi amici siano solo 7 e seprattutto che siano "nani". I quali amici, che nell'occasione erano circa 250, saranno coordinati da Pierluigi Bianchi, sindaco di Faleria. Pierluigi Bianchi, a sua volta, dovrà rapportarsi col Principe azzurro pescato nell'ultima vicenda congressuale, ovvero Enrico Panunzi, votato non proprio da... quattro gatti.

Questo, in sintesi, quanto si è appreso ieri sera nell'incontro di San Martino al Cimino, dove spiccava l'assenza di Angelo Allegrini, segretario provinciale uscente, in aperto dissenso con la linea del partito e, a quanto pare, anche di Fioroni.

Insomma, chi credeva che nel consueto scambio degli auguri natalizi l'ex ministro viterbese annunciasse il divorzio dal Pd è rimasto a bocca asciutta.

In effetti però, a parte la metafora "favolosa" (ma neanche tanto), prima Panunzi e poi Fioroni hanno cercato di riempire di contenuti il loro dissenso contro la dirigenza provinciale e nazionale del Pd.

Panunzi, tra l'altro, ha spiegato che continuerà a non accettare la carica, più volte offertagli dal segretario Egidi, di presidente del partito "perché - ha spiegato - è un metodo vecchio, già sperimentato e fallimentare per la crescita politica del partito".

"Si diventa presidente di un partito - ha detto Panunzi - se c'è un'adesione su un progetto e su una linea politica e non per sterili equilibri interni. Io non aderisco né al progetto né alla linea dell'attuale maggioranza provinciale - ha incalzato Panunzi - anzi, dubito perfino che esistano, visto che ci sono cose che non sono mai state spiegate, come ad esempio chi è il rappresentante Pd alla Talete, chi lo ha deciso e soprattutto cosa è andato a fare".

"Ma ora il congresso è finito - ha concluso e si è domandato l'ex sindaco di Canepina - si riparte dai 116 voti della maggioranza contro i nostri 100 voti? Io sono pronto".

Lo scrosciante applauso della platea e la benedizione di Fioroni sono state, probabilmente, le risposte.

E' toccato poi a Fioroni snocciolare tutte le divergenze con il Pd di Bersani, partendo dalla comune preoccupazione della condizione socio-economica del Paese.

Ecco, per flash, alcune affermazioni dell'ex ministro: il Pd deve fare pace con gli italiani; occorre una politica fiscale diversa che sgravi le imprese che producono lavoro e le famiglie che producono sussidiarietà e solidarietà; improduttivo non è il pubblico impiego ma sono gli enti ormai inutili che sperperano solo colossali quantità di denaro (tra essi anche le province); alla riforma Gelmini sull'Università manca un'impronta più profonda sul "merito"; il merito è una parola di sinistra; se il Pd perde le primarie significa che occorre cambiare candidati e programmi; i "rottamatori" di Renzi sono una risorsa e non degli avversari; non possiamo sentirci forti perché siamo unanimi; il terzo polo si è "suicidato" già dal nome, in un sistema elettorale come il nostro è come se avesse detto che si candida ad arrivare terzo; non è il periodo delle paure ma del coraggio.

In definitiva Fioroni non chiude la porta al Pd, ma si ha l'impressione che la lasci comunque spalancata ad una forte opzione centrista, magari "dal di dentro", come si diceva una volta.

La mission veltron-fioroniana è di portare al voto, e a votare Pd, almeno il 15/20 per cento degli elettori che restano a casa.

"Anche perchè - ha chiosato Fioroni - se il Pd non arriva almeno al 30 per cento si perde a prescindere da qualsiasi alleanza e resteremo come Biancaneve e i 7 nani".

Che sia proprio lui il Principe azzurro su scala nazionale? Qualcuno tra gli osservatori notava perfino la somiglianza fisica con Panunzi. Questione di baffi. Sposetti docet. Ma questo è un altro capitolo.

mercoledì 17 novembre 2010

"Un disastro sia il porta a porta che la differenziata"

Da il Corriere di Viterbo del 17 Novembre 2010
FALERIA- Il capogruppo di Azione e Democrazia denuncia cassonetti stracolmi e costi troppo elevati

Che fine ha fatto la raccolta porta a porta? Perché il costo dell’appalto è così oneroso? Perché i cassonetti della raccolta differenziata scoppiano di rifiuti ? Questi sono gli interrogativi che Giancarlo La Marca, capogruppo della lista “ Azione e Democrazia” , rivolge all’amministrazione comunale targata Bianchi. “ Ricordo ancora- spiega La Marca- le dichiarazioni in pompa magna della Giunta Comunale di Faleria su questo argomento in prossimità delle elezioni politiche del 2008, delle europee del 2009 e delle provinciali e regionali del 2010. L’assessore provinciale Tolmino Piazzai nel consegnare le compostiere aveva detto che si sarebbe recuperato il 30% degli scarti, cioè la percentuale di umido trasformata in fertilizzante naturale. Purtroppo mai avrebbe immaginato che a Faleria le compostiere sarebbero rimaste inutilizzate ed abbandonate al cimitero comunale anziché in un deposito. Ormai sono trascorsi ben nove mesi. Un altro aspetto scandaloso è che gli attuali contenitori di raccolta per il vetro, la carta e la plastica, sparsi per il paese, traboccano di materiali tanto che i cittadini sono costretti a lasciarli in mezzo alla strada. Riguardo alla raccolta porta a porta la delibera di Giunta n. 80 prevede che gli appositi contenitori fossero consegnati alla popolazione a febbraio del 2010 e alcuni volantini del PD pubblicizzavano l’inizio della stessa raccolta a partire da settembre 2009. Perchè finora non è avvenuto nulla? Qualcuno della Giunta Bianchi lo dovrebbe spiegare. Dati alla mano vorrei che la Giunta Bianchi delucidasse ai cittadini di Faleria le motivazioni del costo di appalto che è molto alto rispetto a quello di altri paesi d’Italia. Basti pensare che il costo pro-capite a Faleria è di 61, 60 euro mentre a orvieto di soli 23, 36 euro. Quasi il triplo! Anche le informazioni alla popolazione sono un miraggio. L’amministrazione comunale invece di preoccuparsi di come i cittadini dovranno affrontare la raccolta differenziata, si è limitata ad affiggere una semplice comunicazione per il ritiro dei recipienti, disinteressandosi totalmente delle modalità di differenziare. In altri paesi come Corchiano e Nepi sono stati distribuiti dei vademecum o allestiti sportelli ecoinformatori allo scopo di fornire tutte le informazioni utili e necessarie per una corretta raccolta dei rifiuti. Noi della lista Azione e Democrazia ci auguriamo, vista la scadenza delle prossime elezioni amministrative di maggio 2011, che queste istanze siano da stimolo alla giunta Bianchi, anche perché i cittadini vogliono i fatti e non gli slogan politici”.

Michele di Mario

sabato 6 novembre 2010

Pd, Panunzi si presenta: "In un partito devono contare le persone, stop alle scelte precofenzionate"

Fonte Ontuscia: sabato 06 novembre 2010 - 14:46:11



VITERBO - (m) E’ stata presentata sabato mattina, nel corso di una conferenza stampa nella sede di via Cardarelli, la candidatura di Enrico Panunzi alla segreteria provinciale del Pd. Insieme all’ex sindaco di Canepina, hanno partecipato all’incontro anche molti dei sindaci e degli amministratori Pd che hanno sollecitato la candidatura di Panunzi: presenti, tra gli altri, Gianluca Angelelli (sindaco di Civita Castellana), Domenico Tarantino (Soriano nel Cimino), Federico Grattarola (Vignanello) Maurizio Palozzi (Canepina), Pierluigi Bianchi (Faleria), Lucia Catanesi (Marta), che rappresentano molte zone del Viterbese, oltre a provenire da esperienze diverse all’interno del Pd, a dimostrazione, come è stato ricordato, “che con Panunzi si può davvero pensare ad un Pd unito che superi gli steccati”.


Tra gli intervenuti anche il presidente della Comunità montana dei Cimini Angelo Cappelli, il segretario comunale del Pd Alvaro Ricci, il consigliere provinciale Alessandro Angelelli, il consigliere comunale di Viterbo Francesco Serra, la consigliere di parità della Provincia di Viterbo Daniela Bizzarri. Prima di Panunzi, che ha spiegato le ragioni della sua candidatura, hanno preso la parola tutti gli amministratori, tracciando un minimo comun denominatore: “attraverso Panunzi – ha ricordato Bianchi – si può davvero fare il partito, basta vedere chi è presente a questo tavolo”.

Per Grattarola “questo non è un congresso per mozioni, ma per fare le cose, e chi conosce Enrico conosce la sua indipendenza ed autorevolezza”. Secondo Tarantino “Enrico, che conosco da 37 anni, non è il tipo che prima di decidere si fa dettare le cose per telefono”, concetto ribadito da Lucia Catanesi per la quale “il Pd non deve essere fatto da personalismi, ma da persone che devono decidere con la propria testa”. Alessandro Angelelli ha ricordato come “finalmente si può superare l’ingessamento che ci ha caratterizzato. A smontare una delle accuse che ora fanno ad Enrico, quella cioè di essere uomo di Fioroni, basta la sua storia: sei mesi fa chi lo sosteneva non ne s’era accorto? Era così sprovveduto? La verità è che Panunzi ha una sua autonomia ed autorevolezza che possono far bene al Pd”.

“Io, per esempio, non sono fioroniano – ha ribadito il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli – ma sono abituato a confrontarmi e lavorare con persone che vengono dall’area popolare, e a risolvere insieme i problemi. Enrico è autonomo e libero, e questo può dar fastidio”. Per Palozzi “Panunzi ha sempre ragionato con la sua testa, e lo farà anche questa volta”, mentre per Angelo Cappelli “Enrico ci dà un’opportunità unica, quella di far nascere un partito. A questo tavolo c’è gente che si confronta tutti i giorni con i cittadini, che si mette al loro servizio, come Panunzi ha sempre fatto”.

Parola poi al candidato: “Non bisogna essere manichei e pensare che il bene sta da una parte e il male tutto dall’altra parte: noi, semplicemente, proponiamo un nuovo modo di gestire il partito, che ha bisogno di parlare con una sola voce. Se il presidente dice A, il segretario B e il vicesegretario C sono state dette cose diverse, e così non può più andare avanti. Ci sono delle regole da rispettare, dobbiamo dire basta a situazioni cristallizzate e scelte precofenzionate: e infatti, così facendo, perdiamo la Provincia, perdiamo la Regione, siamo lontani dai bisogni delle persone”.

Secondo Panunzi “in un partito devono contare le persone, che hanno i loro bisogni: pensiamo per esempio alla sanità, con un piano di riordino massacrante per la Tuscia. Ma un Pd che non ha una sola voce cosa può dire? Per far funzionare un partito non serve fare una convenzione con la Telecom e bloccare il traffico telefonico per mezza giornata, in attesa che qualcuno ti dica cosa fare: è questione di decidere se le scelte vanno fatte nelle cene o negli organismi dirigenti. Io rispetto gli altri candidati, fino a prova contraria siamo tutti nello stesso partito, e rivendico il fatto di essere bersaniano: ma non rinuncio a pensare con la mia testa, non rinuncio a pensare che le etichette – parronciniano, sposettiano, fioroniano – facciano male prima di tutto ai diretti interessati, perché in questo modo non si favorisce la crescita di una classe dirigente”.

“Se fossi espressione di una parte o fossi nominato da qualcuno – ha concluso Panunzi – iscritti ed avversari non verrebbero a parlare con me, ma con chi mi ha nominato: ecco, bisogna superare queste logiche. Parroncini, Sposetti, Fioroni? Sono comunque una risorsa, lo devono essere per forza perché ricoprono cariche pubbliche nell’interesse dei cittadini”.

venerdì 8 ottobre 2010

La cittadinanza è invitata a NON partecipare .

Con preghiera di pubblicazione

Ennesimo Consiglio Comunale di qualche giorno fa NON pubblicizzato da nessuna parte: anche alla minoranza consiliare sembra vada bene così. Il manifesto della foto é la normalità per tutti gli altri paesi: NON qui da noi! A Civita Castellana, come in altri comuni, oltre al manifesto viene trasmesso via WEB l’intero Consiglio Comunale. La combriccola amministrativa continua imperterrita coi loro oscuri sistemi, eppure i soldi e il tempo per scrivere scadenti e menzogneri manifesti, utili solo ad alimentare l’inimicizia con la vicina Calcata, lo trovano subito. E’ assai deludente constatare il livello misero e banale della politica di questo paese: ma evidentemente per molti, è quello che si vuole… e si merita!


Ma quante cose presuppone tutto ciò?

Basta guardarsi intorno.

Armando Marchesini

venerdì 1 ottobre 2010

La scuola fuori dal medioevo

Con preghiera di pubblicazione.

Tutti i cittadini ringraziano l’amministrazione bianchi per aver salvato la scuola, previsto il tempo pieno e la mensa, l’assistenza ai bambini diversamente abili e, perfino, l’assistenza fuori la scuola e lo scuolabus (anche se dopo richiesta scritta del consigliere la marca in consiglio comunale e le insistenti lagnanze dei genitori).


ma a calcata, castel s. elia, monterosi, mazzano romano, rignano flaminio, nepi, tali servizi sono attivi da oltre 10 anni.

lo scorso anno i bambini non avevano ne’ il tempo pieno, ne’ la mensa, ne’ l’assistenza esterna.

siete cosi’ scarsi che vi compiacete del minimo non raggiunto,oltretutto,negli ultimi 9 anni

===Micronido===

sino al 4 ottobre sono aperte le iscrizioni al micronido.                          
tutti gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici comunali. ma perche’ l’amministrazione ha aperto le iscrizioni senza nemmeno pubblicare un bando??? come fanno i genitori a sapere??? forse il micronido e’ solo per pochi e non per tutti ???

Solita faziosità sulle informazioni dell'Aministrazione Comunale di Faleria

Con preghiera di pubblicazine

Chissà perché l’Amministrazione Comunale nel suo manifesto sulla scuola non si limiti ad enunciare le proprie e dovute azioni ma debba attribuirsi a tutti i costi meriti che non ha.

Vorrei ricordare che TRE genitori della scuola di Calcata (compreso il sottoscritto) non hanno portato i loro figli alla scuola di Mazzano, con lo scuolabus gratis offerto dal comune di Calcata, come hanno fatto tutti gli altri, ma alla scuola di Faleria, portando così il numero della prima a 13 alunni e facendo così superare la fatidica soglia degli 11. Non vedo che c’entri l’Amministrazione Comunale che sottrae ”Faleria al rischio di una graduale chiusura” : solite stupidate date dalla consueta faziosità.

E’ un’opinione pensare che il servizio mensa è una logica conseguenza del tempo prolungato, e che era ora venisse istituito dopo anni di inutili promesse? E’ altresì un’opinione constatare che la presenza di personale all'entrata ed all’uscita della scuola e sullo scuolabus sono stati ottenuti rispettivamente con una raccolta firme e decise lotte della minoranza consiliare?

Poi, se è vero che ci sarebbero (il condizionale è d’obbligo vista l’affidabilità delle affermazioni di questa Amministrazione) delle aule nuove pronte di 50-70 mq alla scuola materna non si capisce perché non abbiano fatto iniziare direttamente le elementari in quest’ultime, evitando lo stress del trasloco a metà ottobre ed i pericoli presenti in aule alquanto malridotte (in classe di mio figlio c’è una presa chiusa con il nastro adesivo…).

Infine, il vanto e sfoggio per il servizio di assistenza per gli alunni diversamente abili è quanto di più misero ci sia in questo manifesto. Servizio più che dovuto, legittimo e umano che non andrebbe neanche lontanamente strumentalizzato.

Condivisibile e giusta l’osservazione fatta riguardo l'anonimo “Forum per Faleria”.

Queste sono sincere verità: opportunismo e informazioni faziose lasciamoli ad altri.

Armando Marchesini

lunedì 27 settembre 2010

Risposta al Forum Faleria

Con preghiera di pubblicazione

COMUNE DI FALERIA

Il Forum Faleria, dopo mesi di silenzio e senza aver mai preso posizione a difesa della scuola di Faleria, si chiede cosa abbia fatto l’Amministrazione Comunale.

Poiché abbiamo sempre ritenuto che i fatti vadano separati dalle opinioni, intendiamo rispondere indicando soltanto cosa l’Amministrazione Comunale, ha fatto quest’anno, per la scuola di Faleria

• Si è mantenuta la prima classe della scuola

lunedì 20 settembre 2010

EMERGENZA SCUOLA !!

Con preghiera di pubblicazione

Nell’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco Bianchi ha affermato che, nonostante i recenti lavori presso la Scuola dell’Infanzia (causa di disagi per le famiglie ed i bambini), non si è raggiunta l’idoneità anti-sismica della Struttura.

A metà Ottobre nuovi disagi spettano alle famiglie ed ai bambini delle Scuole Elementari e Medie a causa dei lavori di adeguamento dell’Edificio Scolastico. Le classi Elementari verranno difatti trasferite presso l’Asilo, in aule piccole, poco illuminate e con carenti norme di sicurezza; mentre la Scuola Media verrà trasferita presso inappropriate aule nella Sede Comunale.

Ma i lavori non potevano realizzarsi durante la pausa estiva?

Sapete inoltre quale è la novità affermata dal Sindaco???

Ebbene, a lavori ultimati, nella primavera 2011, anche la Scuola Elementare non raggiungerà la soglia dell’idoneità anti-Sismica.

Questa la programmazione del Sindaco Bianchi, dell’Ass.re ai Lavori Pubblici Canestrari e dell’Ass.re alla Scuola Santulli.

Buon inizio di anno scolastico a tutti !!!!!!

Il Partito del Qualunquismo.

Con preghiera di pubblicazione




Ogni tanto mi diverto a leggere il Blog del Sito del PD di Faleria; essendo un organo di Partito non bisogna in esso ricercare imparzialità e criticità assoluta.

Nonostante questa premessa mi corre l’obbligo di precisare alcuni dettagli che possono trarre in inganno i malcapitati lettori.

A proposito dell’articolo di cui posto il Link,

http://pdfaleria.forumattivo.com/il-tuo-primo-forum-f1/il-gioco-dei-numeri-primi-73-t212.htm

il corsivista, nella foga che spesso conduce nell’errore, dimentica che aver portato i Consiglieri Regionali da 70 a 73, non si deve imputare alle difficoltà di creare la Giunta, bensì alla necessità di rispettare la legge elettorale che prevede il premio di maggioranza. Tale legge impone che la maggioranza abbia il 60% dei seggi nel parlamentino di Via della Pisana; per poter raggiungere l’equilibrio fra il 40% della minoranza ed il 60% della maggioranza si è dovuto portare il numero dei Consiglieri a 73. Oppure bisognava cancellare qualche Consigliere regionale della Minoranza. Ora il TAR ha preferito dare ragione allo Statuto Regionale, non è detto che il Consiglio di Stato ripristini il vecchio equilibrio, considerando preminente la Legge Elettorale Regionale sullo Statuto della Regione Lazio.

Inoltre, il rappresentante della Tuscia Giancarlo Gabbianelli, uno dei tre bocciati dal TAR non è mai stato nominato Presidente del Consiglio Regionale, carica ricoperta dall’On. Abruzzese. L’ex Sindaco di Viterbo Gabbianelli, bontà sua, è Presidente del Consiglio Comunale di Viterbo e non si ritrova di certo senza lavoro.

Molta enfasi viene poi data su ogni articolo sulla chiusura dell’Ospedale di Civita Castellana. Lo sventolare delle Bandiere rosse sui Bastioni che accompagnano l’ignaro visitatore che dalla Flaminia entra in quel di Civita crea delle nostalgiche suggestioni agli orfani del Partito Comunista. Ma ci siamo mai chiesti quali sarebbero state le politiche sulla Sanità nella maleaugurata ipotesi che a vincere le elezioni Regionali fosse stata Emma Bonino?

Risposta esatta: le stesse attuate dalla Polverini !!

Dai tempi della Giunta Storace, infatti, tutti erano al corrente che la Sanità così come strutturata nella Regione Lazio, non poteva essere confacente con le risorse economiche destinate al suo sostentamento. Ogni provincia doveva strutturarsi con un Presidio Ospedaliero Centrale (BELCOLLE) e con delle strutture di Eccellenza in campi specifici, laddove ve ne fossero, sul territorio limitrofo.

Tutti vorremmo gli Ospedali vicino casa; Pronto Soccorso, Chirurgia, Medicina Generale, Ostetricia, Ortopedia, ma la Comunità non riesce a sostenere i costi di tali strutture.

Si è preferito lasciare tutto come era (Marrazzo, Montino); il Centro Sinistra ha acceso un Mutuo ventennale che tutti gli abitanti della Regione Lazio dovranno pagare, ma nessun intervento coraggioso e strutturale è stato programmato. Ci troviamo a pagare l’Irpef più cara in Italia e da novembre sarà ancora più cara per noi del Lazio, perché il Governo nazionale, insieme a Campania e Calabria, ci sanziona per l’incontrollabilità della Spesa Sanitaria.

La Governatrice Polverini sta cercando di mettere sotto controllo l’emorragia della Sanità del Lazio; il Vampiro che succhia tutte le risorse del Bilancio regionale deve essere sconfitto con politiche di Lacrime e Sangue. A causa del Deficit Sanitario nessun’altra Legge Regionale interessante ( Prestito d’onore per i giovani, Impresa Donna, Innovazione) è stata finanziata in cinque anni di Giunta Marrazzo.

Che bello poter ritirare fuori le Bandiere Rosse; mettersi a fianco dei Sindacati nelle barricate per la difesa del posto di lavoro. Ma se avesse vinto la Bonino, il comportamento sarebbe stato lo stesso?

Perché quando il Governo Nazionale o Regionale è guidato dalla Sinistra si interrompono improvvisamente tutte le agitazioni sindacali e di categoria?

Invece di collaborare per cercare di individuare le eccellenze all’interno di ogni Presidio Ospedaliero distaccato (Civita Castellana, Tarquinia), i Sindaci del PD impostano la battaglia con la Regione cercando di salvare tutto, cavalcando la Tigre della Protesta; se a Civita Castellana funziona Ostetricia e Chirurgia, proviamo a salvare quello insieme al Pronto Soccorso.

La politica del Tutto o Niente, rischia di farci rimanere senza nulla.

Concludo con una considerazione finale che rilancio al Corsivista. Ma perché, nonostante tutte le “porcate” del Governo Berlusconi, i Ministri ladri, le Veline nell’Esecutivo, le Cricche mangia soldi, gli scandali del Premier, la Giustizia ad personam (ho dimenticato qualcosa…????, non leggo proprio tutti gli articoli del Blog) il PARTITO DEMOCRATICO, invece di crescere, arretra.

Il fatto è che non siete più credibili, non rappresentate una seria e reale alternativa. I Cittadini vi hanno provato al Governo e sono rimasti delusi.

Ora, anche dall’Opposizione, non proponete nulla di concreto. Sempre di più vi caratterizzate come il PARTITO DEL QUALUNQUISMO.

P.s.: Per un momento avevo pensato di chiudere l’articolo citando Robert De Niro nella strepitosa interpretazione di Al Pacino, ma il clima politico è già caldo di suo e chi scrive o ricopre incarichi dovrebbe evitare di andare sopra le righe, irridendo l’avversario o coprendolo di insulti e parolaccie.

Di Mario Michele

sabato 11 settembre 2010

Nomina CDA Talete

Con preghiera di Pubblicazione.

Talete: dopo due rinvii per mancanza d'accordo dentro il Pd (per problemi di nomi o di sostanza poco importa), alla terza assemblea Ato non poteva mancare il colpo di scena.


C'è stato e non troppo piacevole per i democratici. Pdl e Udc insieme, visto che il Partito democratico non ha presentato un candidato condiviso, hanno dichiarato nullo l'accordo per assegnare al centro sinistra la presidenza.

Saltata la possibilità di una lista unica, ne sono state presentate due, nonostante la contrarierà democratica. Risultato: il consiglio d'amministrazione è stato eletto con Marco Fedele (Pdl), Giulio Lucidi (Udc) per la lista due con il 58,33% delle quote (19 voti) e Claudio Curti (Pd), lista uno con il 22,14% (11 voti).

La presidenza è andata a Fedele. Nonostante nel centrosinistra abbiano tentato di tutto, dal rinvio della votazione, al far notare che Fedele è anche consigliere comunale a Montalto (ma il diretto interessato ha già dichiarato che si dimetterà), fino a presentare una propria proposta per eleggere Curti alla presidenza. Proposta di minoranza.

Così il Pd paga pegno per le spaccature interne. Che tirasse una brutta aria, si è capito subito stamani. Un incontro dietro l'altro, riunione cominciata con un'ora e mezza di ritardo. Alla ricerca di un'intesa dell'ultimo minuto. Un copione già visto.

Alla fine il nome è venuto fuori. Formalmente, non nei fatti. Le divisioni sono rimaste. Tanto che al momento del voto, diversi sindaci Pd non hanno espresso il loro appoggio a Curti. E qualcuno era anche presente in sala.

Poco prima Giulio Marini (Pdl) aveva avvertito: “E' opportuno, dopo tutti questi giorni di discussione, lasciare la rappresentanza dentro il cda Talete al Pd, ma ognuno presentando la propria lista, prendendo i propri voti. Non c'è stato quello sforzo che doveva portare a una condivisione totale”. Ovvero: presidenza Pd addio.

E a poco sono servite le parole di Dinelli, in rappresentanza del comune di Tarquinia, che chiede il rispetto del patti. Non ci sono più. E il sindaco di Canepina Palozzi (Pd) rincara la dose.

“Il partito ha presentato un candidato unico – sostiene – poi dei problemi nostri interni, a voi, non deve importare”.

Invece il centrodestra si mostra molto interessato ai problemi interni dei democratici. E' la politica. Volendo essere maliziosi, si potrebbe pensare che Pdl e Udc abbiano approfittato delle divisioni interne al Pd.

Ma il punto vero rimane. C'è un partito che doveva proporre un nome condiviso per la presidenza. E non l'ha fatto.
 
Michele Di Mario

lunedì 2 agosto 2010

La Politica è una cosa seria!!!!

Con preghiera di pubblicazione


“..La Politica è una cosa seria e va fatta seriamente..”.

Tale la conclusione di un articolo presente sul Sito del PD locale che cerca in tutti i modi di contraddistinguere la politica nazionale dalle piccole vicende casarecce; come se il principio del contraddittorio, della libertà di espressione, della possibilità di avere gli strumenti per esercitare una vera opposizione valesse solo per chi è in minoranza al Governo nazionale e non al Comune di Faleria.
Si definisce Fascista la legge farsa che impedirebbe agli Italiani di poter serenamente parlare al Telefono senza il sospetto di essere intercettati per qualsiasi capriccio di un Magistrato, ma si sorvola sulla gravità di una raccomandazione data da un assessore della Giunta Bianchi di coprire i manifesti dell’Opposizione, inequivocabilmente Fascista, o sull’azione di strappare i Manifesti contrari alla maggioranza posta in essere da un personaggio che durante le elezioni politiche sfoggia il simbolo di Rappresentante di Lista del P.D. ( dove la lettera D significherebbe Democratico ).

Il Sito del PD locale svolgerebbe bene il suo scopo se difendesse i diritti dei cittadini a prescindere e non solo i diritti dei Tesserati del PD; con la stessa virulenza ed acredine con la quale si scaglia contro i soprusi del Governo Berlusconi, dovrebbe combattere le ingiustizie e le iniquità perpetrate da chi Governa il Comune di Faleria; e non può essere certo una scusa quella che il Sito si occupa solo di politica nazionale. NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO, perché vengono messe in bella evidenza le quattro cose realizzate dall’Amministrazione Bianchi, così come il “Santino” del Sindaco prima delle Elezioni Provinciali ( anche questa una bella trovata: il Sito del PD di Faleria che invita a votare non il candidato ufficiale del PD, ma il Candidato di una Lista apparentata, ma sempre concorrente con quella ufficiale).

Così come il Re definì una semplice passeggiata la Marcia su Roma, allo stesso modo è omertoso e Fascista l’atteggiamento tenuto dal Sito del PD locale; avere la presunzione di saper distinguere fra la cioccolata ed il fango contravviene alla prima regola di un buon progressista democratico: i Diritti sono inalienabili e vanno difesi a prescindere.

Visto poi che la Politica è una cosa seria e va fatta seriamente, vi pregherei di commentare l’articolo che vi allego; grandi celebrazioni per il successo della Primarie del PD svoltesi lo scorso anno. Il popolo del Partito Democratico chiamato a scegliere i propri Segretari Regionali. Gli iscritti scelgono il proprio Segretario Regionale e dopo un anno le Oligarchie romane lo mandano a casa.

Ebbene, se le liturgie che usate nel Partito Democratico sono le stesse di tutti gli altri partiti, almeno evitate di prendere in giro i vostri elettori, perché poi non vi votano più e la colpa non è del Telegiornale di Emilio Fede……..

Dopo Alessandro Mazzoli, il commissariamento.

E' il futuro che attende il Partito democratico nel Lazio.

Anche se ancora non è stato ancora deciso, questa sembra essere la strada più probabile, dopo le dimissioni del segretario regionale e la mancata elezione di Piero Latino.

Primarie impraticabili, l'unica prospettiva è l'arrivo del commissario.

Non è ancora deciso, ma sembra essere l'unica strada che resta al segretario nazionale Bersani.

Arriverà il commissario. O magari più di uno, in grado di rappresentare le diverse anime democratiche.

Tra i papabili ci sarebbe Gianni Cuperlo, ma si fanno anche i nomi di David Sassoli e Fassino.

Mentre Giuseppe Fioroni sulle pagine di Repubblica lancia un appello.

“Bisogna far ritornare la politica”.

Serve un progetto forte: “Per tornare a governare Roma e il Lazio e superare l'ossessione che l'unica cosa che conta è il governo del partito con espedienti da cannibalismo politico”.


MICHELE DI MARIO

martedì 27 luglio 2010

A Faleria la cultura che offende

Con preghiera di pubblicazione.

Non è mai stato nostro costume invocare censure o altre forme di repressione. Al contrario la nostra esperienza ci porta ad affermare con forza l'importanza della libertà di espressione, soprattutto nei contesti artistici e teatrali. Tuttavia, proprio per garantire e rafforzare tale libertà, crediamo sia indispensabile una grande responsabilità da parte di chi propone spettacoli di qualunque tipo, soprattutto quando questi sono allestiti in una pubblica piazza dove chiunque può accedervi senza limitazioni di sorta.


E' altrettanto importante affrontare i temi più delicati con gusto, classe e discrezione; non si chiede che determinati argomenti debbano essere esclusi dagli spettacoli, ma andrebbero affrontati con i modi e nei contesti appropriati.

Tutto ciò non è avvenuto.

Infatti nella rappresentazione teatrale pubblica del 23 luglio a Faleria”Congiura di donne” numerosi bambini, anche in tenera età, sono stati esposti a contenuti e linguaggi del tutto inadatti. Grandi e piccini sono stati profondamente offesi nel sentimento della morale sessuale ed il pudore destando evidente disgusto e repulsione: attori con enormi falli nascosti sotto i pantaloni, ripetute grida e invocazioni a sfondo sessuale, masturbazioni simulate e vocaboli estremamente sconci sono solo alcune delle volgarità messe squallidamente in scena. Nessuno si è preoccupato di avvisare prima dell'inizio dello spettacolo della presenza di temi "particolari" e dell'uso di un linguaggio fortemente scurrile, se non altro in questo caso sarebbe stato possibile, per tutti, valutare adeguatamente la situazione e scegliere di non assistere e portare via i bambini.

Al contrario, l’altra sera, tali volgarità sono risultate imposte e non prevedibili: molti anziani e genitori infatti, si sono alzati e sono andati via con i loro figli, indignati da quanto stava accadendo.

Seriamente preoccupati da quanto accaduto, invochiamo maggiore attenzione da parte dell'Amministrazione Comunale e dell'Assessore alla Cultura Antonio Canestrari che, qui come in altre occasioni, riteniamo sia stato assai superficiale ed abbia pessimamente interpretato il suo importante ruolo.

Armando Marchesini
Luigi Moriggi

sabato 3 luglio 2010

Clamoroso autogolo del sindaco Pierluigi Bianchi

Con preghiera di pubblicazione


Durante il discorso di Domenica scorsa, il Sindaco ha evidenziato la lontananza dell’Amministrazione Provinciale accusandola di aver “dimenticato” Faleria.

Ricordiamo alla cittadinanza che su invito de “La Frustica”, in due giorni di festeggiamenti sono intervenuti l’Assessore Provinciale al Turismo - Andrea Danti - e l’Assessore Provinciale alla Cultura - Giuseppe Fraticelli - che si sono assunti chiari e precisi impegni verso le Associazioni e la Comunità faleriana.

Nel ringraziare i componenti della Giunta Provinciale di Centro Destra guidata dal Presidente Marcello Meroi, invitiamo il Sindaco Bianchi a lamentarsi con i suoi COMPAGNI di partito ed in particolar modo con il Segretario Faleriano del P.D. Antonio Canestrari, che nel corso di cinque anni di Amministrazione Provinciale e Regionale a guida del Partito Democratico, non è riuscito a porre all’attenzione delle due Amministrazioni, le problematiche della nostra comunità e le necessità della nostra Faleria.

Se ci siete, battete un colpo

Con preghiera di pubblicazione

BIANCHI – DEL VECCHIO – CANESTRARI

SE CI SIETE, BATTETE UN COLPO!!!

SINDACO BIANCHI:

PIANO REGOLATORE:In nove anni di amministrazione non è riuscito a farlo tornare dalla Regione Lazio.
Avete affermato in Consiglio Comunale che il PIANO REGOLATORE non vi piace, ma dimenticate che uno degli artefici è L’ASSESSORE CANESTRARI.
RACCOLTA DIFFERENZIATA:I soliti proclami prima delle Elezioni, poi tutto nel dimenticatoio, come il CANILE COMUNALE e il CENTRO LOICH per i disabili , che tanti posti di lavoro dovevano creare ….


ASSESSORE CANESTRARI:
DOSSI FUORILEGGE:Quando verranno messi in sicurezza???
P.ZZA ALDO MORO: Tantissimi soldi spesi (136.000 Euro) con disagi alla circolazione, al Mercato del Venerdì e meno parcheggi disponibili.
STRADE DI CAMPAGNA: La situazione è catastrofica.
ASILO NIDO:Pur di inaugurarlo prima delle elezioni, avete accelerato i lavori a discapito della qualità minima richiesta e della sicurezza dei bambini.
RECUPERO DEL CENTRO STORICO: In nove anni non è stato fatto un passo in avanti. Il Piano Colore è un sogno irrealizzabile !!!
I Residenti sono costretti a raccogliere le firme per denunciare scarichi fognari a cielo aperto!!!

VICE SINDACO DEL VECCHIO:
NON PERVENUTO !!!!! CHI L’HA VISTO ????

martedì 29 giugno 2010

Festa Internazionale de “La Frustica” 2010

Le Associazioni, i partiti del Centro Destra e la Minoranza Consiliare che compongono il Forum per Faleria plaudono al successo della due giorni organizzata dal Gruppo Folcloristico di Faleria e l’Associazione Musicale “G.Verdi”. A partire dal Presidente de “La Frustica” Angelo Curti ed il Direttore Artistico, Sergio Belardi, tutti i Frusticanti ed i volontari hanno contribuito con il loro impegno ed un incessante lavoro alla riuscita della Manifestazione.

Nonostante le cattive condizioni climatiche di Sabato, la Grande Parata Internazionale ha portato i Gruppi partecipanti a sfilare in mezzo a due ali di folla entusiaste.

Particolarmente colpito dai Colori della Kermesse e dal calore dei partecipanti, l’Assessore Provinciale al Turismo Andrea Danti, che per la prima volta partecipava all’Evento; i gruppi folcloristici con i loro estemporanei strumenti musicali che traggono il loro motivo d’essere dalla passata tradizione contadina, hanno solleticato l’interesse dell’Assessore falisco che si è detto pronto a promuovere il diffondersi della cultura musicale folcloristica per tutta la Tuscia.

La giornata di Domenica ha visto il suo fulcro nel II Concorso Nazionale delle Majorettes; i dodici gruppi provenienti da tutta Italia hanno battagliato senza esclusioni colpi con i loro pon-pon sotto gli occhi di una attenta Giuria e delle centinaia di ospiti e faleriani accorsi numerosi.

Tutti i Gruppi sono stati salutati dall’Assessore Provinciale alla Cultura Giuseppe Fraticelli che si è assunto chiari e precisi impegni verso le Associazioni e la Comunità faleriana, spiegando come l’Amministrazione Provinciale sarà vicina alle tante realtà locali che con impegno si prodigano a veicolare il nome della Tuscia anche fuori dai propri confini.

Il Forum per Faleria si sente di ringraziare tutti i componenti de “La Frustica” ed i volontari che hanno contribuito alla realizzazione dell’Evento; inoltre, ci sentiamo di esprimere a nome di tutti i Faleriani la soddisfazione di aver potuto ospitare due componenti della Giunta Provinciale di Centro Destra guidata dal Presidente Marcello Meroi.

Ci riesce difficile ricordare una così massiccia presenza di rappresentanti Istituzionali della Provincia, nelle passate edizioni della Festa de “La Frustica”, quando la Provincia era guidata dal Centro Sinistra.
Come ha detto giustamente il Sindaco Bianchi nel suo intervento di Domenica, la nostra comunità spesso fatica a sentirsi parte integrante della Tuscia Viterbese e grosse responsabilità sono da individuare nello scarso impegno di condivisione di progetti ed iniziative della decaduta Giunta Mazzoli di Centro Sinistra.

Avere avuto come ospiti l’Assessore Provinciale al Turismo e l’Assessore Provinciale alla Cultura è un segnale forte e cristallino di quanto le Istituzioni guidate dal Centro Destra siano attente alle piccole Comunità ed agli sforzi di tutti coloro che si impegnano per promuovere cultura, aggregazione sociale, marketing territoriale senza scopi di lucro, al solo fine di un ritorno di immagine per il proprio Paese e la propria Comunità.


FORUM PER FALERIA

martedì 22 giugno 2010

Designazione Assessorato Agricoltura R. Lazio Angela Birindelli.

Con Preghiera di pubblicazione
Buon lavoro alla neo Assessora Regionale Birindelli.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da fasi politiche connotate da estrema litigiosità, in cui spesso i partiti o le componenti partitiche facenti parte delle coalizioni non sono riuscite ad esprimere il loro ruolo di collante istituzionale, di strumento necessario alla trasformazione del consenso popolare in azione amministrativa.

Al contrario di molti estemporanei commentatori, crediamo che nei giorni scorsi si sia scritta una delle più belle pagine di vita partitica che il nostro territorio possa ricordare; al neo nominato Assessore Regionale Francesco Battistoni è stato chiesto di sacrificare momentaneamente la propria professionalità per dare modo alla Governatrice della Regione Lazio Renata Polverini di risolvere le problematiche relative al sacrosanto ingresso del Partito dell’ Unione di Centro nella Giunta Regionale. Un bizantino passaggio dello Statuto Regionale prevede infatti la presenza percentuale di componenti donne presenti nell’Esecutivo di Via della Pisana.

Sarebbe stato facile arroccarsi dietro legittimi proclami di giusta rappresentatività delle migliaia di preferenze personali raccolte nelle ultime consultazioni regionali, rivendicare ad alta voce gli anni di militanza al servizio del partito e della coalizione del Centro Destra, gridare con forza di essere in possesso dell’esperienza giusta e necessaria acquisita in tanti anni di amministrazione sia come Consigliere ed Assessore Provinciale sia come Sindaco.

Ma il perfezionamento dell’accordo politico regionale fra PDL e UDC che ha permesso alla coalizione vincente di scalzare la inconcludente ed inefficiente Giunta Marrazzo, passa dal sacrificare le proprie motivate aspirazioni per consentire la definitiva partenza del quinquennio della Polverini; alle richieste provenienti dalla Capitale, sostenuto anche dal conforto del Coordinatore Provinciale del PDL Giulio Marini, come un garibaldino eroe risorgimentale, Battistoni ha risposto “Obbedisco”.

Allo stesso modo è da ammirare lo spirito di servizio della neo nominata Assessora Angela Birindelli, al quale vanno i nostri migliori auguri di un fruttuoso lavoro, per la disponibilità dimostrata; troppo facile trincerarsi dietro un rifiuto motivato dal fatto di essere chiamata ad esercitare una sostituzione in piena regola.

Come Coordinamento comunale del PDL di Faleria e di Calcata, sicuri di interpretare le convinzioni dei tanti quadri di partito presenti sul territorio, siamo sempre più consapevoli che questi sono gli esempi per costruire un percorso nuovo di rappresentanza partitica.

La Democrazia Repubblica, checché ne dicano i militanti ed agitatori della sinistra costituzionale ed anti costituzionale, non passa solo ed esclusivamente dall’imporre senza se e senza ma i precetti della Resistenza, bensì dal proporre delle fondamenta nuove sulle quali gettare le basi di una nuova e più solida architettura costituzionale, che non può prescindere dalla presenza dei partiti o dei movimenti politici con il loro ruolo di interfaccia fra i cittadini e le amministrazioni locali e le istituzioni nazionali.

La battaglia contro coloro che agitano lo spettro della secessione Padana va combattuta ridando una speranza alle nuove generazioni di scenari rappresentativi che consentano ad ognuno di noi di poter esprimere il proprio contributo per il progresso civile della nostra Patria, che passa, senza ombra di dubbio, nel rafforzamento della capacità rappresentativa dei partiti e dei movimenti politici; l’Anarchia, il Nichilismo, il soddisfacimento dell’interesse personale a dispetto del bene della Collettività vanno nella direzione opposta di colore che non vogliono gettare la spugna e combattere per il bene della nostra Nazione.

Proprio questo leggiamo nel gesto di Francesco Battistoni e di Angela Birindelli, interpreti di un disegno superiore che travalica le legittime ambizioni personali per soddisfare un quadro generale ben più ampio ed articolato. Un ringraziamento ad entrambi da tutti coloro che non vogliono arrendersi e sperano ancora in una politica giusta al servizio di tutti i cittadini.

COORDINAMENTI COMUNALI PDL FALERIA E CALCATA

giovedì 17 giugno 2010

COMUNICATO STAMPA: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Con preghiera di pubblicazione.

In data 7 ottobre 2009 la giunta Bianchi con deliberazione n° 116 avviava il servizio di raccolta differenziata porta a porta approvando il Capitolato Speciale di Appalto composto da 27 articoli, dando mandato per le procedure di selezione del contraente per il periodo di 3 anni a decorrere dal 1° gennaio 2010 e stabilendo l’importo annuo posto a base d’asta pari a € 122.500,00 iva esclusa.

Sono passati ben 6 mesi dalla data di decorrenza e della raccolta differenziata non si vede neanche l’ombra. In compenso la giunta Bianchi si è prodigata nella distribuzione dei contenitori di plastica per la raccolta differenziata, poco prima delle passate elezioni regionali e provinciali, strumentalizzando, come di consueto, le proprie iniziative ai soliti fini elettorali del Sindaco. La raccolta differenziata è imposta dalla normativa nazionale; l’Amministrazione Bianchi la ritiene un’importante strumento di tutela ambientale, ma ad oggi, non è ancora stata avviata, mentre i contenitori per il compost, ACQUISTATI CON I NOSTRI SOLDI, giacciono da mesi abbandonati al cimitero, nelle disponibilità di tutti coloro che ne vogliano fare razzia. Ricordiamo inoltre che l’apertura dell’Ecocentro per la raccolta dei rifiuti ingombranti, prevista nella stessa delibera, NON È MAI AVVENUTA, e di conseguenza sono in continuo aumento le discariche abusive nelle nostre campagne.

Questo è il modo in cui la giunta Bianchi tutela L’AMBIENTE… E SPENDE I NOSTRI SOLDI

Forum per Faleria è composto dalle Associazioni, dai partiti del Centro-Destra e dalla Minoranza Consiliare.

giovedì 3 giugno 2010

Comunicato PDL

Con preghiera di pubblicazione.
Ecco come la dirigenza del PD e l’amministrazione ad essa collegata, tutelano i nostri ragazzi.

Davanti alla solita retorica dei manifesti PD non possiamo che rispondere con considerazioni concrete e legittime riflessioni che noi, e tanti altri nostri concittadini, sono inevitabilmente condotti a fare.

Dallo scuolabus senza assistenza che ha operato durante tutto l’anno scolastico, rischiando l’incolumità dei ragazzi, ottenuta ora solo grazie a un’interpellanza consiliare dell’opposizione; alla mancanza totale di controllo all’entrata e uscita dei ragazzi a scuola, dove poco tempo fa una bambina stava per essere investita.

Ora alcune mamme si sono attivate in una raccolta firme per chiedere una volta per tutte, nonostante le ripetute e sempre inascoltate richieste, una persona a controllo del traffico automobilistico. Controllo doveroso e obbligatorio che ogni scuola dovrebbe avere all'entrata e uscita degli alunni. A questo aggiungiamo l’assoluta mancanza di marciapiedi davanti all’ististuto. E questa sarebbe “la tutela dei nostri ragazzi” ?

E la tanto agognata mensa, dove sta?

Riflettiamo inoltre sull’apertura precipitosa dell’asilo. Inaugurazione strumentale fatta in fretta e furia esattamente un giorno prima delle votazioni regionali e provinciali, ai fini della propaganda personale elettorale del nostro Sindaco, e che ha portato a non pochi inconvenienti e pericoli perfino ai più piccoli: distacchi di parquet, spigoli pericolosi non protetti, problemi di corrente elettrica e riscaldamento, mancanza di un bagno per le maestre e carenza di attrezzatura necessaria per lo svolgimento delle varie attività: telefono, fotocopiatrice e stereo, quest’ultimo acquistato con i soldi delle esasperate mamme.

Per non parlare degli umilianti trattamenti, pagine buie e profondi disagi che tutti ben conosciamo, a cui sono stati costretti genitori di figli diversamente abili. Pagine documentate ampiamente in passato su diversi giornali e finite anche in aule di tribunale.

Davanti a tutte queste disastrose e gravi mancanze, non possiamo biasimare, ahinoi, chi preferisca spostare una classe alla vicina Calcata (ma alcuni genitori sono già “scappati” da qualche anno) dove esiste una scuola che di questi problemi non se ne è MAI sentito parlare. Lotteremo e solleciteremo le autorità competenti affinché le nostre classi rimangano da noi, ma la deprecabile e vergognosa gestione nella “tutela dei nostri ragazzi” , l’evidente degrado e ancor più lampante mancato sviluppo del nostro paese non ci daranno di certo una favorevole spinta. La sfrontata latitanza dell’Amministrazione Bianchi ha portato la scuola a livelli assai più bassi di qualsiasi possibile riforma del governo.

Questa è la realtà della “tutela dei nostri ragazzi”.

Altro che chiacchiere!

sabato 15 maggio 2010

Minoranza consiliare - Assistente scuolabus

( Con preghiera di pubblicazione )

mercoledì 12 maggio 2010

Solidarietà Ass.re Politiche Agricole Battistoni.

Con preghiera di pubblicazione.


COMUNICATO STAMPA
Documento di solidarietà al Neo Assessore Regione Lazio alle Politiche Agricole Francesco Battistoni, in merito alle voci di una eventuale Revoca del Mandato.

I rappresentanti dei coordinamenti comunali della Provincia di Viterbo del Popolo della Libertà e di tutti i partiti e movimenti politici che hanno contribuito alla conquista della Regione Lazio della Neo Governatrice Renata Polverini; tutti gli Amministratori degli Enti Locali di Riferimento, Consiglieri Comunali, Assessori e Sindaci del Centro Destra della Tuscia; le Associazioni di Categoria e Datoriali che operano nella provincia di Viterbo esprimono forte preoccupazione in merito alle voci circolate nelle ultime ore di una possibile revoca del mandato assessorile alle Politiche Agricole conferito con merito a Francesco Battistoni.
Ricordiamo tutti l’impegno preso dalla Governatrice Renata Polverini, durante la prima visita in campagna elettorale, di rappresentare nella sua Giunta tutti i territori che compongono la Regione Lazio; accogliemmo quella promessa come una parziale contro partita, un sollievo per i tanti anni nei quali il territorio della Tuscia ha dovuto subire la mancanza di riferimenti certi e puntuali nell’organismo esecutivo di Via della Pisana.
Altissima e senza precedenti era la convinzione delle Associazioni di Categoria, degli Imprenditori agricoli, dei Coltivatori diretti e dei Braccianti agricoli di avere nell’assessore Francesco Battistoni un interlocutore serio e capace di ricostruire insieme a tutti gli operatori del settore agricolo, il percorso delineato all’epoca della Giunta Storace, superando la nefasta parentesi dell’ultimo lustro dell’Assessore del P.D. Daniela Valentini, fatta di promesse non mantenute, contributi programmati tramite i P.S.R. ma mai elargiti, sviluppo di politiche agricole ostaggio dei mille lacci e laccioli tesi dai Verdi e dai movimenti ambientalisti, con il solo scopo e risultato di strangolare la già asfittica economia agricola.
Fin dal primo giorno della sua nomina come membro della squadra di governo della Polverini, Francesco Battistoni si è immediatamente messo al lavoro per ridare all’agricoltura del Lazio, in tutte le sue forme, lo smalto e il ruolo di primo piano che le compete e che aveva perso nei cinque anni precedenti. Un lavoro rivelatosi da subito importante e fruttuoso, specie per quanto riguarda la concreta possibilità di sbloccare i fondi del Psr tanto necessari alle aziende di tutto il Lazio.
L’assessore Francesco Battistoni è una risorsa per tutta la regione, ma soprattutto è una risorsa e un vanto per la terra di Tuscia. Il nostro territorio, infatti, per la prima volta dopo lunghi periodi bui ha visto riconosciuta la propria importanza dall’inizio nella giunta regionale del Lazio, proprio grazie all’incarico affidato a Battistoni.
Ora, il Progetto di rinascita e Sviluppo della Tuscia condiviso da tutti gli Amministratori e Sindaci del Viterbese viene messo a repentaglio dal solito teatrino romano della politica. Nessuno vuole mettere in discussione gli accordi pre elettorali, ma la traduzione delle alleanze elettorali in azione amministrativa deve necessariamente premiare i territori a scapito delle logiche correntizie romane; una Regione Lazio forte e rappresentativa, poggia le sue fondamenta sul radicamento nelle Provincie che tanto hanno contribuito al raggiungimento del risultato elettorale.
Tutti, dal Sindaco del più importante comune all’agricoltore della Tuscia hanno contribuito alla affermazione del Centro destra nella Regione Lazio ed ora sono pronti a difendere tale conquista e la conseguente loro rappresentanza nella Giunta regionale nella persona di Francesco Battistoni, in ogni modo.
Siamo pronti a far valere le nostre ragioni; tanto è lo sdegno verso coloro che con indecoroso agire calpestano i diritti acquisiti dalle nostre popolazioni.

venerdì 7 maggio 2010

Forti preoccupazioni per le sorti delle RSA di Faleria.

Con preghiera di pubblicazione.

Alcuni giorni orsono, a margine di una riunione comprensoriale dei Comuni della Bassa Tuscia, si è discusso in merito alla presentazione di una mozione alla Asl di Viterbo ed alla Regione Lazio a sostegno della grave situazione nelle quali versano le due strutture sanitarie presenti sul territorio di Faleria. Le due RSA sono a rischio chiusura o forte ridimensionamento occupazionale a causa della politica di riduzione dei posti letto convenzionati attuati dalla precedente Giunta regionale Marrazzo. I Sindaci od i loro rappresentanti dei Comuni di Calcata, Castel S. Elia, Monterosi e Nepi hanno aspettato un bel pezzo l’arrivo del Sindaco di Faleria Pierluigi Bianchi.

Allorquando si è capito che il Sindaco Bianchi non sarebbe stato della partita, si è sperato che la sua assenza potesse essere surrogata dal Vice Sindaco Marco Del Vecchio, oppure dall’Assessore Antonio Canestrari, futuro candidato Sindaco nella competizione elettorale amministrativa della primavera 2011, sempre attento e puntuale quando bisogna intervenire a salvaguardia dello sviluppo occupazionale del territorio e la difesa dei posti di lavoro; macché, anche loro assenti.

Che avessero delegato gli altri due componenti della Giunta, l’Assessore Maria Cristina Moretti o l’Assessore Elisa Santulli; niente da fare, anche loro avevano cose più urgenti da fare.
Molti dei presenti si sono convinti allora che almeno uno fra i consiglieri comunali di maggioranza, Righetti, Oliva, Prota, Cervoni, Catini, fossero stati delegati per testimoniare la preoccupazione che l’attuale maggioranza che governa il Comune di Faleria ripone nel caso di specie; le due strutture sanitarie, oltre a garantire numerosi posti di lavoro, ricoprono delle eccellenze nel loro settore e rappresentano, insieme a poche altre espressioni, le sole realtà imprenditoriali presenti a Faleria.

Invece no, le aspettative sono state deluse, nessuno della maggioranza ha trovato del tempo da dedicare a questa delicata situazione.

Ebbene, a nome dei partiti che sostengono i componenti della minoranza consiliare, proponiamo al Sindaco Bianchi, alla sua Giunta ed alla maggioranza consiliare, che in caso si ripetessero le condizioni per non partecipare ad una così vitale riunione per le sorti di tante famiglie faleriane e non, di avvisarci; ci produrremo in uno sforzo di sensibilizzazione verso i nostri consiglieri comunali di minoranza, affinché possano loro rappresentare degnamente il Comune di Faleria nei luoghi preposti alla salvaguardia degli interessi di tutti i faleriani.

I Partiti Politici del Centro Destra che sostengono la Minoranza Consiliare.

mercoledì 28 aprile 2010

Meno male che Federico (Grattarola) c'è

La Provincia trema, ma meno male che Federico c'è.
A Marcello Meroi serviva tempo per trovare un accordo in maggioranza, quindi rinviare la seduta di consiglio e Federico Grattarola (Pd) ieri ha spianato la strada al presidente.

In apertura, leggendo la lettera di Gemini Ciancolini in cui ricorda il ricorso presentato al Tar per gli errori materiali che gli avrebbero impedito d'entrare in consiglio e in cui annuncia che impugnerà tutti gli atti presi da un consiglio che, a suo dire, non è composto in base al voto espresso dai cittadini.

Alla maggioranza non pare vero. Tutti d'accordo. E' dal Pd e dal resto della minoranza che arriva un no deciso.

Ma Pdl e Udc approvano la proposta presentata dai consiglieri Bigiotti, Bartolacci e Bruni. Seduta rinviata, dopo la proclamazione degli eletti e senza eleggere il presidente del consiglio.

Questo consente a Meroi di respirare. Dieci giorni in più a caccia di una mediazione tutt'altro che semplice.

Cinque consiglieri (Torromacco, Fracassini, Mantuano, Bartolacci e Bruni) chiedono più spazio per la loro area, ex An – Popolo Etrusco.

Un assessore, che ancora non è stato assegnato e che tra l'altro rivendica la senatrice Allegrini, non basta. Ne chiedono due, più il presidente del consiglio. Ma a Camilli, area ex Fi, la presidenza è già stata promessa e sei assessori già nominati. Una matassa intricata.

Ecco perché serve tempo ed ecco perché dalla maggioranza ringraziano sentitamente Grattarola (Pd). Non perché non avrebbero trovato comunque il modo di rinviare, ma per avere facilitato il lavoro.

“E' stato un aiutino – dice il presidente Pd Andrea Egidi – del quale non comprendo le motivazioni politiche e istituzionali. Vorrà dire che la sceneggiata armata Brancaleone Meroi la vedremo tra qualche giorno.

Certo è che quella che si è presentata come la maggioranza del fare, non è nelle condizioni di reggere la sfida del governo. Forse serviva una giunta a quindici per accontentare tutti”.

Meroi, che ieri mattina era pronto a tutto, anche a dimettersi, avrà il suo bel da fare per trovare una soluzione. Il livello di guardia resta alto e coinvolge anche il Comune, dove è in programma un rimpasto, ma anche l'approvazione del bilancio. Lunedì la seduta è saltata.

“E' stato un segnale – spiega il capogruppo Pdl Enrico Maria Contardo – per far capire che soluzioni come quella d'inserire Gabriela Grassini vicesindaco non possono passare, ma domani la maggioranza sarà di nuovo tutta in consiglio”.

Mentre in Provincia: “Il problema è uno solo: l'accordo chiuso nella notte con l'Udc – sostiene Contardo –. Al partito di centro due assessorati bastavano. Sarebbe stato il giusto compromesso che avrebbe messo tutti d'accordo”.

Nel Lazio lo spettro del ribaltone

Fonte: Il tempo.it
Senza Udc maggioranza di due voti. A rischio il presidente della Pisana. L'ipotesi: ai centristi la presidenze del Consiglio regionale.

Nel Lazio la maggioranza che sostiene il neopresidente Renata Polverini rischia grosso. L'Udc resta fuori dalla Giunta (almeno per ora) e il 10 maggio, quando si terrà il primo Consiglio regionale, potrebbe esserci il «ribaltone». Sì, perché la matematica non è un'opinione: la coalizione della Polverini senza l'Udc ha 38 seggi, escluso il governatore (18 tra listino e Pdl, altri 18 lista civica e 2 La Destra). Gli altri (centrosinistra e Udc) arrivano a 35. Soltanto tre voti di differenza. Ma non è tutto. Il consigliere Pascucci, eletto nella formazione della Polverini, uscirà dalla Civica per creare il gruppo Mpa. Dunque 37 voti contro 36. Basterebbe la defezione di qualcuno o un franco tiratore per eleggere alla poltrona più alta della Pisana anziché Mario Abruzzese (Forza Italia), Bruno Astorre (area cattolica del Pd), candidato dell'opposizione. È qualcosa di più di uno scenario: l'intesa con l'Udc è lontana.

Poi ci sono le polemiche all'interno del Pdl. Un quadro esplosivo. Anche perché da un lato la Polverini ha lasciato aperta la porta ai centristi ma, dall'altro, le uniche deleghe rimaste sono Personale, Formazione ed eventualmente la vicepresidenza (si dimetterebbe Armeni). Andrebbe pure bene ma il vero ostacolo è che quei posti devono essere ricoperti da donne, visto che si sono già insediati undici uomini. Questo taglia la testa al toro. La Polverini getta acqua sul fuoco e assicura che sull'intesa con l'Udc «ci stiamo lavorando, ma non mi pare che ci sia nessuna situazione di criticità».

Le criticità le ricorda il deputato e segretario laziale dei centristi, Luciano Ciocchetti: «Non mi risulta che sia in corso alcun lavoro di ricucitura tra l'Udc e la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, ma appare più evidente la scelta di rompere con il nostro partito e con i patti presi prima, dopo e durante la campagna elettorale. Se Renata Polverini vuole ricucire il rapporto con l'Udc sa che cosa deve fare - ha aggiunto Ciocchetti - Non servono dichiarazioni alla stampa, ma rimettere in moto un meccanismo di rispetto delle parole date. Se invece ha altre intenzioni, noi siamo stati chiarissimi: daremo un appoggio esterno, il che starà a significare che i nostri consiglieri voteranno atto per atto. Se ci sarà un provvedimento che approviamo lo sosterremo, altrimenti no».

Poi c'è la questione delle poltrone. «Se pensano di ricucire lo strappo assegnando all'Udc solo qualche presidente di Commissione credo che siano fuori strada». Il leader de La Destra, Francesco Storace, fa un «appello»: «A Ciocchetti vorrei rivolgere un invito alla ragionevolezza. Gli elettori dell'Udc sono stati abbondantemente rappresentati dai tre consiglieri eletti nel listino, che si aggiungono ai tre eletti nel territorio. In una coalizione - ha spiegato Storace - si fanno proposte ragionevoli». Insomma, fa notare il segretario de La Destra, «chi è moderato non estremizzi le situazioni».

«Storace ci spieghi se intende "ragionevole" accettare il veto su personalità che hanno fatto parte in passato proprio della sua giunta», replica l'esponente centrista Pietro Sbardella. «Ma Ciocchetti era stato indicato come membro della Giunta senza alcuno ostacolo. Forse i problemi li hanno in casa», ha commentato infine Storace. E se all'Udc offrissero la presidenza del Consiglio?

martedì 27 aprile 2010

Consiglio Comunale


E’ convocato per il giorno 28 aprile 2010 alle ore 17,00 riunione del Consiglio Comunale in prima convocazione ed il giorno 29 aprile 2010 alle ore 17,00 in seconda convocazione per discutere del seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbali precedente seduta;

2. Art. 13 Legge 131/83. Verifica aree Peep. Determinazioni

3. Approvazione piano di alienazione e valorizzazione degli immobili.

4. Approvazione programma triennale OO.PP. 2010/2012

5. Approvazione Relazione Previsionale e Programmatica al Bilancio di Previsione - approvazione del Bilancio di Previsione 2010 e del Bilancio Pluriennale 2010/2012

6. Art. 3, comma 55, legge 24/12/2007 n. 244. Approvazione programma per il conferimento degli incarichi di collaborazione ad esperti con contratto di lavoro autonomo.

7. Modificazioni al Regolamento per l'occupazione di aree pubbliche per strutture temporanee private.

8. Approvazione Regolamento della equipe distrettuale integrata e del servizio sociale professionale integrato e per l'affidamento familiare

9. Approvazione Regolamento comunale per l'installazione e l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza sul territorio di Faleria.

10. Individuazione nuova sede per il Consiglio comunale.

La cittadinanza è invitata a partecipare

lunedì 26 aprile 2010

Francesco Battistoni, Neo Assessore Regione Lazio per le Politiche Agricole.

Con preghiera di pubblicazione.

I rappresentanti del nascituro Coordinamento Comunale del Popolo della Libertà di Faleria esprimono la loro soddisfazione per la nomina ad Assessore Regionale alle Politiche Agricole della Regione Lazio, dell’amico Francesco Battistoni.

La neo Governatrice Renata Polverini ha mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale di rappresentare all’interno della propria giunta tutti i territori del Lazio. Per la prima volta dopo tantissimi anni la Tuscia riesce, fin dall’inizio della Legislatura, ad essere presente nell’organismo esecutivo di Via della Pisana ed oltretutto, con una delega pesantissima, quella dell’Agricoltura.

I tantissimi imprenditori agricoli, braccianti e coltivatori diretti torneranno ad avere un interlocutore serio e capace, tentando di ripercorrere e ricostruire insieme il percorso delineato con l’Ex assessore Iannarilli all’epoca della Giunta Storace, dimenticando la nefasta parentesi che negli ultimi 5 anni ha caratterizzato la politica dell’Assessore del Partito Democratico Daniela Valentini; promesse non mantenute, contribuiti programmati tramite i P.S.R. ma mai elargiti, sviluppo di politiche agricole ostaggio dei mille lacci e laccioli tesi dai Verdi e dai Movimenti Ambientalisti, con il solo risultato di strangolare la già asfittica economia agricola.

Come Coordinamento Comunale organizzeremo presto un incontro con il Neo Assessore Battistoni per comprendere meglio le linee programmatiche che caratterizzeranno il futuro dell’Agricoltura nella Regione Lazio.

sabato 24 aprile 2010

Avviso urgente per i cittadini di Faleria

Con Preghiera di pubblicazione:

IL COMITATATO DI CENTRO-DESTRA, LE ASSOCIAZIONI E L'OPPOSIZIONE CONSIGLIARE, UNITI
PER LE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI 2011, SMENTISCONO LE VOCI INERENTI LA
TRASFORMAZIONE DI FALERIA NEL “PARCO GIOCHI PIU' GRANDE DEL CENTRO ITALIA”.
TANTO E' TESTIMONIATO DAL FATTO CHE QUELLE MONTAGNETTE SPUNTATE IN VIA DON
AURELIO CONTI, VIA DANTE ALIGHIERI E PIAZZA ALDO MORO NON SONO DELLE MONTAGNE
RUSSE DESTINATE AD ALLIETARE LE NOSTRE GIORNATE, SBALLOTTANDOCI SU E GIÙ, BENSÌ
UN BISLACCO TENTATIVO, NASCOSTO DIETRO IL CONCETTO “SICUREZZA”, DI PORRE IN
ESSERE DEI RACCORDI CONVESSI (DOSSI).
RITORNO AL PASSATO:
NE E' PASSATO DI TEMPO DA QUEL LONTANO 7 MARZO 1906 QUANDO IL NEW YORK TIMES
ANNUNCIO' CHE A CHATHAM, NEW JERSY, SAREBBERO STATI INSTALLATI I PRIMI DOSSI
STRADALI DI CIRCA 5 POLLICI (12,7 CM), E BENE DA ALLORA SONO CAMBIATE MOLTE COSE E
L'ITALIA NELLA FATTISPECIE HA REGOLATO QUESTA MATERIA IN QUESTO MODO: (VOI
AMMINISTRATORI DATEGLI UNA LETTA “ANCHE VELOCE” VI ILLUMINIREBBE)!!!
1) D.L. 30/04/1992, N.285 “NUOVO CODICE DELLA STRADA”
2) D.P.R. 495/1992 “REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL C.D.S.”
3) DIRETTIVA 24 OTTOBRE 2000-MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI.
CARI CONCITTADINI NON CI CREDERETE, MA SOLO A FALERIA SIAMO RIMASTI FERMI AL
1906 E QUESTI SIGNORI NON SI VERGOGNANO NEANCHE UN PO'!!!
DOMANDE PER L'AMMINISTRAZIONE:
1) A QUALE NORMATIVA VI SIETE “INSPIRATI” PER REALIZZARE QUESTI SCEMPI VISTO
CHE NEL NOSTRO PAESE (ITALIA), COSI' FATTI, SONO VIETATI?? VI AVANZAVA
DELL'ASFALTO DAI SUBLIMI LAVORI DI PIAZZA ALDO MORO??
2) CONOSCETE LE LEGGI CHE REGOLANO LA MESSA IN OPERA DI TALI DOSSI SOLO SU
STRADE RESIDENZIALI, PARCHI PUBBLICI E PRIVATI, RESIDENCES ECC, E TUTTE LE
PRECAUZIONI DA PRENDERE QUALI: EVIDENZIATURA TRAMITE ZEBRATURE,
PRESEGNALAZIONE, RAPPORTO ALTEZZA/LARGHEZZA/LIMITE DI VELOCITA'
ECC??
3) IMMAGINATE I GRAVI PERICOLI CHE POSSONO CAUSARE ALLE PERSONE ESSENDO
PRIVI DI SEGNALAZIONE (DIURNA E NOTTURNA) ED ESSENDO TROPPO ALTI??
4) CONOSCETE LA RESPONSABILITA' NELLA QUALE INCORRE LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE CHE PONE IN ESSERE TALI DOSSI SENZA RISPETTARE LA
NORMATIVA IN MATERIA??
NON BASTA SCARICARE DUE CARRIOLE DI ASFALTO PER POTER DIRE SIAMO TUTTI PIU'
SICURI, NON E' COSI' FACILE CARI SIGNORI.
CON GLI AVANZI DEI “MIRABILI LAVORI” (COSTATI MIGLIAIA DI EURO) SAREBBE STATO
MOLTO PIU' UTILE CHIUDERE LE BUCHE DI QUESTO NOSTRO PAESE, SISTEMARE LE
GRATE DEI TOMBINI DELLE STESSE STRADE DOVE SIETE ANDATI AD INTERVENIRE CON
QUELLE OSCENITA'.
COSI' SPENDETE I SOLDI DEI FALERIANI???
P.S. E' INUTILE CHE CORRIATE AD IMBRATTARLI CON LA VERNICE PEGGIORERESTE,
SOLO, LA SITUAZIONE. CI VERGOGNAMO NOI PER VOI!!!

mercoledì 21 aprile 2010

Polverini decide la giunta.

(Fonte Corriere di Viterbo)

Grandi manovre per il neo presidente della Regione Lazio Renata Polverini alle prese con il rebus della formazione della nuova giunta. Un nodo che dovrà sciogliere entro la fine di questa settimana: secondo lo statuto regionale, infatti, il presidente ha dieci giorni di tempo, dal giorno del suo insediamento (avvenuto giovedì scorso), per formare la sua squadra. La neo governatrice deve ora fare i conti con le tante carte messe sul tavolo dalle varie forze politiche che compongono la sua coalizione e soprattutto dal Pdl, escluso a Roma e Provincia dopo il tornado del caos liste. Una difficoltà che può venire anche dalle ultime tensioni nate in seno al Pdl a livello nazionale tra ex Forza Italia ed ex Alleanza Nazionale. A complicare la partita poi è il tassello delle donne a cui per legge spettano almeno 5 posti in giunta. La formula di gioco per il Pdl prevede 6 posti per gli ex Fi e 5 o 6 per gli ex An. Quasi sicuri in giunta Pietro Di Paolo, in quota Alemanno, il rampelliano Francesco Lollobrigida e gli augelliani Luca Malcotti o Bruno Prestagiovanni. Gli ex aennini chiedono sei assessorati, tre di prima fascia (con il portafoglio) che potrebbero andare a Malcotti, Lollobrigida e Di Paolo, e tre di seconda fascia (senza portafoglio). Nel caso i posti fossero 5 sarebbero così ripartiti: 2 agli augelliani, 2 ai rampelliani e uno in quota Alemanno. Ipotesi questa che potrebbe essere compensata, per gli alemanniani, con un posto in aula come capogruppo o vice, presidenza del consiglio o vice. In pole position, il senatore del Pdl Franco Fiorito o Isabella Rauti, moglie del sindaco. Per gli ex azzurri, invece, si fa il nome di Giuseppe De Lillo, Fabio Armeni, Massimiliano Maselli e Pino Cangemi del Cda dell’Ama, vicino a Gianni Sammarco, deputato e coordinatore di Roma del Pdl. Scendono le quote di Claudio Fazzone, ex azzurro, che alle elezioni ha conquistato quasi 29mila preferenze. “Fazzone non vuole entrare in giunta”, aveva detto nei giorni scorsi la Polverini. Al posto di Fazzone, come rappresentante delle province, potrebbe scendere in campo una donna, Lidia Cetrone, proprietaria di un’azienda olivicola e appoggiata da un altro azzurro, Alfredo Pallone. Oltre a lui circolano i nomi di Aldo Forte, capogruppo regionale del partito nella passata legislatura e di Raffaele D’Ambrosio. Alla Destra potrebbe andare la vicepresidenza “ma non è stata una nostra richiesta. Abbiamo chiesto di essere presenti in giunta”, ha precisato Francesco Storace. Ma è sulle caselle rosa che si gioca la partita. In casa ex An ci potrebbe essere Annalisa D’Aguanno, sponsorizzata da Andrea Augello, e della rampelliana Chiara Colosimo. Sul fronte ex Fi si fanno i nomi di Olimpia Tarsia, segretaria generale del Movimento per la vita italiano, vicina agli ex azzurri e la giovanissima Veronica Capellaro, ex consigliere del II Municipio, se voluta dal premier Silvio Berlusconi. Per l’Udc salgono le quote di Anna Teresa Formisano, al posto di Forte, ex assessore alle Politiche sociali nel mandato di Storace. In quota Polverini potrebbe entrare Alessandra Mandarelli, ex assessore della giunta Marrazzo e Mariella Zezza, capolista della lista civica della Polverini, ma non eletta

venerdì 9 aprile 2010

Gli eletti ad oggi....poi si vedrà

TusciawebLa matematica non è un opinione, ma a volte sì. Gianluca Mantuano (Pdl) ne sa qualcosa.
Secondo tra gli eletti nel suo partito in Provincia, è passato a secondo, ma nel girone dei non eletti. Un errore materiale nella trascrizione. Che un primo ricorso al tribunale non è riuscito a sanare. Ne servirà un altro, che il diretto interessato presenta oggi.

“In pratica hanno conteggiato 1530 preferenze – spiega Mantuano – rispetto alle 1750 effettive. Per questo avevo presentato ricorso. Controllando le distinte in tutte le sezioni cittadine, ho notato che alla venti al Pdl erano stati attribuiti per errore diciassette voti, quelli della Lega Lazio, trascritti quindi nella riga sbagliata. A fondo pagina ci sono i 237 del Pdl. Avendone avuti 220 in meno, ecco che il conto torna”.

Per tornare un “eletto” dovrà avere pazienza. In attesa di modifiche, per il Pdl entrano Paolo Equitani, che rimane con il numero di preferenze più alto. Secondo diventa Massimo Fattorini, quindi Domenico Simeone, Piero Camilli, Salvatore Serra, Roberto Staccini, Vincenzo Bruni e Antonio Fracassini.

I conteggi, quelli rifatti e quelli da rifare, hanno portato un certo scompiglio. Nel fronte Pd, Gemini Ciancolini attende di sapere se i calcoli che lo riguardano erano giusti. Per ora resta fuori, in attesa di un altro ricorso.

Passando dalla matematica alla politica, a palazzo Gentili i numeri cambiano di poco. Il presidente Meroi, parlando ieri a Bolsena ha preannunciato una decina di giorni di tempo per mettere in piedi la giunta. Serviranno tutti e forse qualcuno in più, per trovare un'intesa tra i partiti che lo sostengono.

L'Udc, in particolare, sarebbe fermo sulle sue richieste. Tre assessorati e la vice presidenza, altrimenti appoggio esterno. Solo che tre assessori su sei al Pdl sembrano troppi.

Oltretutto, la vice presidenza dovrebbe andare a Paolo Equitani. Dove sarà (se ci sarà) la mediazione? Pare che gli uomini di Gigli, poi, siano non esattamente felici d'attribuire un assessorato alla lista di Candido Socciarelli, Popolo Etrusco. La strada che dovrebbe portare Bartolacci da consigliere ad assessore, sembra essere tutta in salita.

Gli altri tre assessorati dovrebbero andare uno alla componente ex An e due alla parte azzurra. Nelle ultime ore è avanzata anche l'ipotesi di un settimo assessorato. Molto ipotetico e soprattutto non da subito, in apertura di legislatura.

Poi resta da assegnare la presidenza del consiglio. Ma questa è un'altra storia.

Giancarlo Gabbianelli confermato consigliere regionale

Tusciaweb

Giancarlo Gabbianelli confermato consigliere regionale.
Respinto il ricorso di Fabio Forte, sindaco di Arpino ed esponente Udc di Frosinone, procedimento che in caso d'accoglimento avrebbe messo a rischio l'elezione dell'attuale presidente del consiglio di Viterbo o l'ultimo degli eletti nella lista di Renata Polverini a Roma.

Forte, come riporta il Messaggero, ora potrebbe fare ricorso al Tar.

Sta di fatto che gli eletti nella Tuscia in consiglio regionale restano quattro.

Oltre a Gabbianelli, c'è l'altro eletto nel Pdl, Francesco Battistoni, quindi Giuseppe Parroncini (Pd) e Rodolfo Gigli, eletto nel listino del presidente.

sabato 3 aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010

La Giunta Meroi Assessore per Assessore

Quando uscirà il sei più uno sulla ruota di palazzo Gentili? Difficile fare previsioni.


Di sicuro c'è che sono tutti in attesa che il neo presidente Marcello Meroi estragga i fortunati nomi chiamati a far parte della sua squadra di governo in Provincia. Sei assessori più il vice presidente.

Scelta non facile. Molte le richieste, pochi i posti a disposizione. Con un'incognita chiamata Udc. Visto il risultato ottenuto, quanto spazio sarà concesso al partito di Gigli?

Domanda e offerta potrebbero incontrarsi su due assessorati. Condizionale estremamente d'obbligo.

Gli altri quattro andrebbero al Pdl (tre ex Forza Italia e uno ex An). Ma va considerata anche la lista Popolo Etrusco di Candido Socciarelli. Chiederanno un assessorato, pure loro per meriti conquistati sul campo.

In questo caso, due le ipotesi: il Pdl ne prende uno in meno, oppure a Socciarelli & co potrebbe toccare la presidenza del consiglio.

Dando per buona la seconda ipotesi (chissà Socciarelli che ne pensa...), nel Pdl un posto di rilievo, per Paolo Equitani è sicuro. Un assessorato di peso e la vice presidenza (chissà l'Udc in questo caso che ne pensa...).

Quindi, Franco Simeone e Piero Camilli sperano in una delega. Non che Fattorini non ci abbia anche lui fatto un pensierino. Solo che c'è un ex azzurro di troppo. Faranno pari o dispari?

Quarto e ultimo assessore Pdl potrebbe essere Gabriela Grassini. Esterno. Così era previsto nell'accordo pre elettorale. All'ex sindaco di San Lorenzo Nuovo il compito di portare un tocco di rosa in un'amministrazione tutta declinata al maschile.

Fonte TusciaWeb

Sul fronte Udc, l'incarico toccherà a uno dei quattro eletti tra Bigiotti, Vita, Danti e Galli. Da scegliere magari attraverso un sondaggio. Il secondo, i bene informati sostengono che sarà Gianmaria Santucci, in ossequio alla par condicio. Come il Pdl, anche l'Udc avrà un assessore esterno.

Manca il presidente del consiglio. Bartolacci del Popolo Etrusco. Detto così sembra tutto facile. Ma questa è la sfera del probabile o del possibile. Spostandoci su un livello più concreto, è probabile che Marcello Meroi possa incontrare qualche ostacolo lungo il suo percorso.

In ogni caso, con la nomina degli assessori entreranno in consiglio provinciale i primi dei non eletti: Fracassini, Capitoni e Cuzzoli per il Pdl e Casini per l'Udc.

mercoledì 31 marzo 2010

Dati Provinciali Viterbo

 


Candidato

Voti

%

LISTE

%

Seggi

MARCELLO MEROI

92.941

54,65

IL POPOLO DELLA
LIBERTA '

UNIONE DI CENTRO

LISTA LOCALE NEL PDL POPOLO ETRUSCO

LISTA LOCALE MEROI PRESIDENTE

LOCALE LISTA TUSCIA VOLA AUTONOMIA DEL TERRITORIO

LEGA LAZIO

FIAMMA TRICOLORE

 

27,52

12,47

5,24

4,19

2,54

1,75

1,53

 

8

4

1

1

0

0

0

 

FEDERICO
GRATTAROLA

54.628

32,12

Partito
Democratico

LISTA LOCALE PER LA TUSCIA Democratici

LISTA ALLEANZA Riformista LOCALE PER LA TUSCIA

 

24,68

4,99

1,81

 

6

1

0

 

RAFFAELE
Saladino

19.730

11,60

DI PIETRO ITALIA
Dei Valori

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA '

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI

 

4,74

3,64

3,26

 

1

0

0

 

STEFANO BOSSI

1630

0,95

LISTA LOCALE
LEGA TUSCIA - STEFANO BOSSI PRESIDENTE

 

0,93

 

0

 

DANILA Annesi

1135

0,66

Forza Nuova

 

0,64

 

0