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mercoledì 28 aprile 2010

Meno male che Federico (Grattarola) c'è

La Provincia trema, ma meno male che Federico c'è.
A Marcello Meroi serviva tempo per trovare un accordo in maggioranza, quindi rinviare la seduta di consiglio e Federico Grattarola (Pd) ieri ha spianato la strada al presidente.

In apertura, leggendo la lettera di Gemini Ciancolini in cui ricorda il ricorso presentato al Tar per gli errori materiali che gli avrebbero impedito d'entrare in consiglio e in cui annuncia che impugnerà tutti gli atti presi da un consiglio che, a suo dire, non è composto in base al voto espresso dai cittadini.

Alla maggioranza non pare vero. Tutti d'accordo. E' dal Pd e dal resto della minoranza che arriva un no deciso.

Ma Pdl e Udc approvano la proposta presentata dai consiglieri Bigiotti, Bartolacci e Bruni. Seduta rinviata, dopo la proclamazione degli eletti e senza eleggere il presidente del consiglio.

Questo consente a Meroi di respirare. Dieci giorni in più a caccia di una mediazione tutt'altro che semplice.

Cinque consiglieri (Torromacco, Fracassini, Mantuano, Bartolacci e Bruni) chiedono più spazio per la loro area, ex An – Popolo Etrusco.

Un assessore, che ancora non è stato assegnato e che tra l'altro rivendica la senatrice Allegrini, non basta. Ne chiedono due, più il presidente del consiglio. Ma a Camilli, area ex Fi, la presidenza è già stata promessa e sei assessori già nominati. Una matassa intricata.

Ecco perché serve tempo ed ecco perché dalla maggioranza ringraziano sentitamente Grattarola (Pd). Non perché non avrebbero trovato comunque il modo di rinviare, ma per avere facilitato il lavoro.

“E' stato un aiutino – dice il presidente Pd Andrea Egidi – del quale non comprendo le motivazioni politiche e istituzionali. Vorrà dire che la sceneggiata armata Brancaleone Meroi la vedremo tra qualche giorno.

Certo è che quella che si è presentata come la maggioranza del fare, non è nelle condizioni di reggere la sfida del governo. Forse serviva una giunta a quindici per accontentare tutti”.

Meroi, che ieri mattina era pronto a tutto, anche a dimettersi, avrà il suo bel da fare per trovare una soluzione. Il livello di guardia resta alto e coinvolge anche il Comune, dove è in programma un rimpasto, ma anche l'approvazione del bilancio. Lunedì la seduta è saltata.

“E' stato un segnale – spiega il capogruppo Pdl Enrico Maria Contardo – per far capire che soluzioni come quella d'inserire Gabriela Grassini vicesindaco non possono passare, ma domani la maggioranza sarà di nuovo tutta in consiglio”.

Mentre in Provincia: “Il problema è uno solo: l'accordo chiuso nella notte con l'Udc – sostiene Contardo –. Al partito di centro due assessorati bastavano. Sarebbe stato il giusto compromesso che avrebbe messo tutti d'accordo”.

Nel Lazio lo spettro del ribaltone

Fonte: Il tempo.it
Senza Udc maggioranza di due voti. A rischio il presidente della Pisana. L'ipotesi: ai centristi la presidenze del Consiglio regionale.

Nel Lazio la maggioranza che sostiene il neopresidente Renata Polverini rischia grosso. L'Udc resta fuori dalla Giunta (almeno per ora) e il 10 maggio, quando si terrà il primo Consiglio regionale, potrebbe esserci il «ribaltone». Sì, perché la matematica non è un'opinione: la coalizione della Polverini senza l'Udc ha 38 seggi, escluso il governatore (18 tra listino e Pdl, altri 18 lista civica e 2 La Destra). Gli altri (centrosinistra e Udc) arrivano a 35. Soltanto tre voti di differenza. Ma non è tutto. Il consigliere Pascucci, eletto nella formazione della Polverini, uscirà dalla Civica per creare il gruppo Mpa. Dunque 37 voti contro 36. Basterebbe la defezione di qualcuno o un franco tiratore per eleggere alla poltrona più alta della Pisana anziché Mario Abruzzese (Forza Italia), Bruno Astorre (area cattolica del Pd), candidato dell'opposizione. È qualcosa di più di uno scenario: l'intesa con l'Udc è lontana.

Poi ci sono le polemiche all'interno del Pdl. Un quadro esplosivo. Anche perché da un lato la Polverini ha lasciato aperta la porta ai centristi ma, dall'altro, le uniche deleghe rimaste sono Personale, Formazione ed eventualmente la vicepresidenza (si dimetterebbe Armeni). Andrebbe pure bene ma il vero ostacolo è che quei posti devono essere ricoperti da donne, visto che si sono già insediati undici uomini. Questo taglia la testa al toro. La Polverini getta acqua sul fuoco e assicura che sull'intesa con l'Udc «ci stiamo lavorando, ma non mi pare che ci sia nessuna situazione di criticità».

Le criticità le ricorda il deputato e segretario laziale dei centristi, Luciano Ciocchetti: «Non mi risulta che sia in corso alcun lavoro di ricucitura tra l'Udc e la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, ma appare più evidente la scelta di rompere con il nostro partito e con i patti presi prima, dopo e durante la campagna elettorale. Se Renata Polverini vuole ricucire il rapporto con l'Udc sa che cosa deve fare - ha aggiunto Ciocchetti - Non servono dichiarazioni alla stampa, ma rimettere in moto un meccanismo di rispetto delle parole date. Se invece ha altre intenzioni, noi siamo stati chiarissimi: daremo un appoggio esterno, il che starà a significare che i nostri consiglieri voteranno atto per atto. Se ci sarà un provvedimento che approviamo lo sosterremo, altrimenti no».

Poi c'è la questione delle poltrone. «Se pensano di ricucire lo strappo assegnando all'Udc solo qualche presidente di Commissione credo che siano fuori strada». Il leader de La Destra, Francesco Storace, fa un «appello»: «A Ciocchetti vorrei rivolgere un invito alla ragionevolezza. Gli elettori dell'Udc sono stati abbondantemente rappresentati dai tre consiglieri eletti nel listino, che si aggiungono ai tre eletti nel territorio. In una coalizione - ha spiegato Storace - si fanno proposte ragionevoli». Insomma, fa notare il segretario de La Destra, «chi è moderato non estremizzi le situazioni».

«Storace ci spieghi se intende "ragionevole" accettare il veto su personalità che hanno fatto parte in passato proprio della sua giunta», replica l'esponente centrista Pietro Sbardella. «Ma Ciocchetti era stato indicato come membro della Giunta senza alcuno ostacolo. Forse i problemi li hanno in casa», ha commentato infine Storace. E se all'Udc offrissero la presidenza del Consiglio?

martedì 27 aprile 2010

Consiglio Comunale


E’ convocato per il giorno 28 aprile 2010 alle ore 17,00 riunione del Consiglio Comunale in prima convocazione ed il giorno 29 aprile 2010 alle ore 17,00 in seconda convocazione per discutere del seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbali precedente seduta;

2. Art. 13 Legge 131/83. Verifica aree Peep. Determinazioni

3. Approvazione piano di alienazione e valorizzazione degli immobili.

4. Approvazione programma triennale OO.PP. 2010/2012

5. Approvazione Relazione Previsionale e Programmatica al Bilancio di Previsione - approvazione del Bilancio di Previsione 2010 e del Bilancio Pluriennale 2010/2012

6. Art. 3, comma 55, legge 24/12/2007 n. 244. Approvazione programma per il conferimento degli incarichi di collaborazione ad esperti con contratto di lavoro autonomo.

7. Modificazioni al Regolamento per l'occupazione di aree pubbliche per strutture temporanee private.

8. Approvazione Regolamento della equipe distrettuale integrata e del servizio sociale professionale integrato e per l'affidamento familiare

9. Approvazione Regolamento comunale per l'installazione e l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza sul territorio di Faleria.

10. Individuazione nuova sede per il Consiglio comunale.

La cittadinanza è invitata a partecipare

lunedì 26 aprile 2010

Francesco Battistoni, Neo Assessore Regione Lazio per le Politiche Agricole.

Con preghiera di pubblicazione.

I rappresentanti del nascituro Coordinamento Comunale del Popolo della Libertà di Faleria esprimono la loro soddisfazione per la nomina ad Assessore Regionale alle Politiche Agricole della Regione Lazio, dell’amico Francesco Battistoni.

La neo Governatrice Renata Polverini ha mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale di rappresentare all’interno della propria giunta tutti i territori del Lazio. Per la prima volta dopo tantissimi anni la Tuscia riesce, fin dall’inizio della Legislatura, ad essere presente nell’organismo esecutivo di Via della Pisana ed oltretutto, con una delega pesantissima, quella dell’Agricoltura.

I tantissimi imprenditori agricoli, braccianti e coltivatori diretti torneranno ad avere un interlocutore serio e capace, tentando di ripercorrere e ricostruire insieme il percorso delineato con l’Ex assessore Iannarilli all’epoca della Giunta Storace, dimenticando la nefasta parentesi che negli ultimi 5 anni ha caratterizzato la politica dell’Assessore del Partito Democratico Daniela Valentini; promesse non mantenute, contribuiti programmati tramite i P.S.R. ma mai elargiti, sviluppo di politiche agricole ostaggio dei mille lacci e laccioli tesi dai Verdi e dai Movimenti Ambientalisti, con il solo risultato di strangolare la già asfittica economia agricola.

Come Coordinamento Comunale organizzeremo presto un incontro con il Neo Assessore Battistoni per comprendere meglio le linee programmatiche che caratterizzeranno il futuro dell’Agricoltura nella Regione Lazio.

sabato 24 aprile 2010

Avviso urgente per i cittadini di Faleria

Con Preghiera di pubblicazione:

IL COMITATATO DI CENTRO-DESTRA, LE ASSOCIAZIONI E L'OPPOSIZIONE CONSIGLIARE, UNITI
PER LE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI 2011, SMENTISCONO LE VOCI INERENTI LA
TRASFORMAZIONE DI FALERIA NEL “PARCO GIOCHI PIU' GRANDE DEL CENTRO ITALIA”.
TANTO E' TESTIMONIATO DAL FATTO CHE QUELLE MONTAGNETTE SPUNTATE IN VIA DON
AURELIO CONTI, VIA DANTE ALIGHIERI E PIAZZA ALDO MORO NON SONO DELLE MONTAGNE
RUSSE DESTINATE AD ALLIETARE LE NOSTRE GIORNATE, SBALLOTTANDOCI SU E GIÙ, BENSÌ
UN BISLACCO TENTATIVO, NASCOSTO DIETRO IL CONCETTO “SICUREZZA”, DI PORRE IN
ESSERE DEI RACCORDI CONVESSI (DOSSI).
RITORNO AL PASSATO:
NE E' PASSATO DI TEMPO DA QUEL LONTANO 7 MARZO 1906 QUANDO IL NEW YORK TIMES
ANNUNCIO' CHE A CHATHAM, NEW JERSY, SAREBBERO STATI INSTALLATI I PRIMI DOSSI
STRADALI DI CIRCA 5 POLLICI (12,7 CM), E BENE DA ALLORA SONO CAMBIATE MOLTE COSE E
L'ITALIA NELLA FATTISPECIE HA REGOLATO QUESTA MATERIA IN QUESTO MODO: (VOI
AMMINISTRATORI DATEGLI UNA LETTA “ANCHE VELOCE” VI ILLUMINIREBBE)!!!
1) D.L. 30/04/1992, N.285 “NUOVO CODICE DELLA STRADA”
2) D.P.R. 495/1992 “REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL C.D.S.”
3) DIRETTIVA 24 OTTOBRE 2000-MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI.
CARI CONCITTADINI NON CI CREDERETE, MA SOLO A FALERIA SIAMO RIMASTI FERMI AL
1906 E QUESTI SIGNORI NON SI VERGOGNANO NEANCHE UN PO'!!!
DOMANDE PER L'AMMINISTRAZIONE:
1) A QUALE NORMATIVA VI SIETE “INSPIRATI” PER REALIZZARE QUESTI SCEMPI VISTO
CHE NEL NOSTRO PAESE (ITALIA), COSI' FATTI, SONO VIETATI?? VI AVANZAVA
DELL'ASFALTO DAI SUBLIMI LAVORI DI PIAZZA ALDO MORO??
2) CONOSCETE LE LEGGI CHE REGOLANO LA MESSA IN OPERA DI TALI DOSSI SOLO SU
STRADE RESIDENZIALI, PARCHI PUBBLICI E PRIVATI, RESIDENCES ECC, E TUTTE LE
PRECAUZIONI DA PRENDERE QUALI: EVIDENZIATURA TRAMITE ZEBRATURE,
PRESEGNALAZIONE, RAPPORTO ALTEZZA/LARGHEZZA/LIMITE DI VELOCITA'
ECC??
3) IMMAGINATE I GRAVI PERICOLI CHE POSSONO CAUSARE ALLE PERSONE ESSENDO
PRIVI DI SEGNALAZIONE (DIURNA E NOTTURNA) ED ESSENDO TROPPO ALTI??
4) CONOSCETE LA RESPONSABILITA' NELLA QUALE INCORRE LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE CHE PONE IN ESSERE TALI DOSSI SENZA RISPETTARE LA
NORMATIVA IN MATERIA??
NON BASTA SCARICARE DUE CARRIOLE DI ASFALTO PER POTER DIRE SIAMO TUTTI PIU'
SICURI, NON E' COSI' FACILE CARI SIGNORI.
CON GLI AVANZI DEI “MIRABILI LAVORI” (COSTATI MIGLIAIA DI EURO) SAREBBE STATO
MOLTO PIU' UTILE CHIUDERE LE BUCHE DI QUESTO NOSTRO PAESE, SISTEMARE LE
GRATE DEI TOMBINI DELLE STESSE STRADE DOVE SIETE ANDATI AD INTERVENIRE CON
QUELLE OSCENITA'.
COSI' SPENDETE I SOLDI DEI FALERIANI???
P.S. E' INUTILE CHE CORRIATE AD IMBRATTARLI CON LA VERNICE PEGGIORERESTE,
SOLO, LA SITUAZIONE. CI VERGOGNAMO NOI PER VOI!!!

mercoledì 21 aprile 2010

Polverini decide la giunta.

(Fonte Corriere di Viterbo)

Grandi manovre per il neo presidente della Regione Lazio Renata Polverini alle prese con il rebus della formazione della nuova giunta. Un nodo che dovrà sciogliere entro la fine di questa settimana: secondo lo statuto regionale, infatti, il presidente ha dieci giorni di tempo, dal giorno del suo insediamento (avvenuto giovedì scorso), per formare la sua squadra. La neo governatrice deve ora fare i conti con le tante carte messe sul tavolo dalle varie forze politiche che compongono la sua coalizione e soprattutto dal Pdl, escluso a Roma e Provincia dopo il tornado del caos liste. Una difficoltà che può venire anche dalle ultime tensioni nate in seno al Pdl a livello nazionale tra ex Forza Italia ed ex Alleanza Nazionale. A complicare la partita poi è il tassello delle donne a cui per legge spettano almeno 5 posti in giunta. La formula di gioco per il Pdl prevede 6 posti per gli ex Fi e 5 o 6 per gli ex An. Quasi sicuri in giunta Pietro Di Paolo, in quota Alemanno, il rampelliano Francesco Lollobrigida e gli augelliani Luca Malcotti o Bruno Prestagiovanni. Gli ex aennini chiedono sei assessorati, tre di prima fascia (con il portafoglio) che potrebbero andare a Malcotti, Lollobrigida e Di Paolo, e tre di seconda fascia (senza portafoglio). Nel caso i posti fossero 5 sarebbero così ripartiti: 2 agli augelliani, 2 ai rampelliani e uno in quota Alemanno. Ipotesi questa che potrebbe essere compensata, per gli alemanniani, con un posto in aula come capogruppo o vice, presidenza del consiglio o vice. In pole position, il senatore del Pdl Franco Fiorito o Isabella Rauti, moglie del sindaco. Per gli ex azzurri, invece, si fa il nome di Giuseppe De Lillo, Fabio Armeni, Massimiliano Maselli e Pino Cangemi del Cda dell’Ama, vicino a Gianni Sammarco, deputato e coordinatore di Roma del Pdl. Scendono le quote di Claudio Fazzone, ex azzurro, che alle elezioni ha conquistato quasi 29mila preferenze. “Fazzone non vuole entrare in giunta”, aveva detto nei giorni scorsi la Polverini. Al posto di Fazzone, come rappresentante delle province, potrebbe scendere in campo una donna, Lidia Cetrone, proprietaria di un’azienda olivicola e appoggiata da un altro azzurro, Alfredo Pallone. Oltre a lui circolano i nomi di Aldo Forte, capogruppo regionale del partito nella passata legislatura e di Raffaele D’Ambrosio. Alla Destra potrebbe andare la vicepresidenza “ma non è stata una nostra richiesta. Abbiamo chiesto di essere presenti in giunta”, ha precisato Francesco Storace. Ma è sulle caselle rosa che si gioca la partita. In casa ex An ci potrebbe essere Annalisa D’Aguanno, sponsorizzata da Andrea Augello, e della rampelliana Chiara Colosimo. Sul fronte ex Fi si fanno i nomi di Olimpia Tarsia, segretaria generale del Movimento per la vita italiano, vicina agli ex azzurri e la giovanissima Veronica Capellaro, ex consigliere del II Municipio, se voluta dal premier Silvio Berlusconi. Per l’Udc salgono le quote di Anna Teresa Formisano, al posto di Forte, ex assessore alle Politiche sociali nel mandato di Storace. In quota Polverini potrebbe entrare Alessandra Mandarelli, ex assessore della giunta Marrazzo e Mariella Zezza, capolista della lista civica della Polverini, ma non eletta

venerdì 9 aprile 2010

Gli eletti ad oggi....poi si vedrà

TusciawebLa matematica non è un opinione, ma a volte sì. Gianluca Mantuano (Pdl) ne sa qualcosa.
Secondo tra gli eletti nel suo partito in Provincia, è passato a secondo, ma nel girone dei non eletti. Un errore materiale nella trascrizione. Che un primo ricorso al tribunale non è riuscito a sanare. Ne servirà un altro, che il diretto interessato presenta oggi.

“In pratica hanno conteggiato 1530 preferenze – spiega Mantuano – rispetto alle 1750 effettive. Per questo avevo presentato ricorso. Controllando le distinte in tutte le sezioni cittadine, ho notato che alla venti al Pdl erano stati attribuiti per errore diciassette voti, quelli della Lega Lazio, trascritti quindi nella riga sbagliata. A fondo pagina ci sono i 237 del Pdl. Avendone avuti 220 in meno, ecco che il conto torna”.

Per tornare un “eletto” dovrà avere pazienza. In attesa di modifiche, per il Pdl entrano Paolo Equitani, che rimane con il numero di preferenze più alto. Secondo diventa Massimo Fattorini, quindi Domenico Simeone, Piero Camilli, Salvatore Serra, Roberto Staccini, Vincenzo Bruni e Antonio Fracassini.

I conteggi, quelli rifatti e quelli da rifare, hanno portato un certo scompiglio. Nel fronte Pd, Gemini Ciancolini attende di sapere se i calcoli che lo riguardano erano giusti. Per ora resta fuori, in attesa di un altro ricorso.

Passando dalla matematica alla politica, a palazzo Gentili i numeri cambiano di poco. Il presidente Meroi, parlando ieri a Bolsena ha preannunciato una decina di giorni di tempo per mettere in piedi la giunta. Serviranno tutti e forse qualcuno in più, per trovare un'intesa tra i partiti che lo sostengono.

L'Udc, in particolare, sarebbe fermo sulle sue richieste. Tre assessorati e la vice presidenza, altrimenti appoggio esterno. Solo che tre assessori su sei al Pdl sembrano troppi.

Oltretutto, la vice presidenza dovrebbe andare a Paolo Equitani. Dove sarà (se ci sarà) la mediazione? Pare che gli uomini di Gigli, poi, siano non esattamente felici d'attribuire un assessorato alla lista di Candido Socciarelli, Popolo Etrusco. La strada che dovrebbe portare Bartolacci da consigliere ad assessore, sembra essere tutta in salita.

Gli altri tre assessorati dovrebbero andare uno alla componente ex An e due alla parte azzurra. Nelle ultime ore è avanzata anche l'ipotesi di un settimo assessorato. Molto ipotetico e soprattutto non da subito, in apertura di legislatura.

Poi resta da assegnare la presidenza del consiglio. Ma questa è un'altra storia.

Giancarlo Gabbianelli confermato consigliere regionale

Tusciaweb

Giancarlo Gabbianelli confermato consigliere regionale.
Respinto il ricorso di Fabio Forte, sindaco di Arpino ed esponente Udc di Frosinone, procedimento che in caso d'accoglimento avrebbe messo a rischio l'elezione dell'attuale presidente del consiglio di Viterbo o l'ultimo degli eletti nella lista di Renata Polverini a Roma.

Forte, come riporta il Messaggero, ora potrebbe fare ricorso al Tar.

Sta di fatto che gli eletti nella Tuscia in consiglio regionale restano quattro.

Oltre a Gabbianelli, c'è l'altro eletto nel Pdl, Francesco Battistoni, quindi Giuseppe Parroncini (Pd) e Rodolfo Gigli, eletto nel listino del presidente.

sabato 3 aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010

La Giunta Meroi Assessore per Assessore

Quando uscirà il sei più uno sulla ruota di palazzo Gentili? Difficile fare previsioni.


Di sicuro c'è che sono tutti in attesa che il neo presidente Marcello Meroi estragga i fortunati nomi chiamati a far parte della sua squadra di governo in Provincia. Sei assessori più il vice presidente.

Scelta non facile. Molte le richieste, pochi i posti a disposizione. Con un'incognita chiamata Udc. Visto il risultato ottenuto, quanto spazio sarà concesso al partito di Gigli?

Domanda e offerta potrebbero incontrarsi su due assessorati. Condizionale estremamente d'obbligo.

Gli altri quattro andrebbero al Pdl (tre ex Forza Italia e uno ex An). Ma va considerata anche la lista Popolo Etrusco di Candido Socciarelli. Chiederanno un assessorato, pure loro per meriti conquistati sul campo.

In questo caso, due le ipotesi: il Pdl ne prende uno in meno, oppure a Socciarelli & co potrebbe toccare la presidenza del consiglio.

Dando per buona la seconda ipotesi (chissà Socciarelli che ne pensa...), nel Pdl un posto di rilievo, per Paolo Equitani è sicuro. Un assessorato di peso e la vice presidenza (chissà l'Udc in questo caso che ne pensa...).

Quindi, Franco Simeone e Piero Camilli sperano in una delega. Non che Fattorini non ci abbia anche lui fatto un pensierino. Solo che c'è un ex azzurro di troppo. Faranno pari o dispari?

Quarto e ultimo assessore Pdl potrebbe essere Gabriela Grassini. Esterno. Così era previsto nell'accordo pre elettorale. All'ex sindaco di San Lorenzo Nuovo il compito di portare un tocco di rosa in un'amministrazione tutta declinata al maschile.

Fonte TusciaWeb

Sul fronte Udc, l'incarico toccherà a uno dei quattro eletti tra Bigiotti, Vita, Danti e Galli. Da scegliere magari attraverso un sondaggio. Il secondo, i bene informati sostengono che sarà Gianmaria Santucci, in ossequio alla par condicio. Come il Pdl, anche l'Udc avrà un assessore esterno.

Manca il presidente del consiglio. Bartolacci del Popolo Etrusco. Detto così sembra tutto facile. Ma questa è la sfera del probabile o del possibile. Spostandoci su un livello più concreto, è probabile che Marcello Meroi possa incontrare qualche ostacolo lungo il suo percorso.

In ogni caso, con la nomina degli assessori entreranno in consiglio provinciale i primi dei non eletti: Fracassini, Capitoni e Cuzzoli per il Pdl e Casini per l'Udc.