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venerdì 18 gennaio 2008

Integrazione


Da tempo, il problema dell'integrazione di cittadini extracomunitari o comunitari desta più d'una preoccupazione.

Ogni Governo che si succede di contrario orientamento politico, ha una personale ricetta per risolvere la questione.

Leggi su leggi, proposte su proposte, ma il succo rimane sempre lo stesso..... i cittadini sono scontenti, ed i fatti purtroppo non li smentiscono.

Il problema è annoso e non di facile soluzione.

Ieri mentre sfogliavo le pagine sulla Costituzione, ho notato il seguente titolo: disposizioni sulla Legge in Generale - Preleggi.

Mentre continuavo nella lettura ho notato un articolo veramente interessante, capo II Applicazione della Legge in Generale art. 16

" Lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità e salve le disposizioni contenute in legge speciali.
Questa disposizione vale anche per le persone giuridiche straniere "

In poche parole, lo Stato Italiano riconosce agli stranieri gli stessi diritti degli italiani, nella stessa misura in cui lo stato straniero a cui l'extracomunitario e comunitario appartiene ne riconosce al cittadino italiano.

Questa norma mai abrogata, rende le leggi sull'immigrazione ed integrazione, approvate in Parlamento, in conflitto, se non addirittura incostituzionali.

Quando ci rechiamo in un paese straniero, giustamente sottostiamo (anche se non ne condividiamo i contenuti) alle leggi del Paese che ci ospita.Non capisco per quale motivo, quando gli stranieri soggiornano nel nostro territorio, nascono conflitti d'integrazione, rispetto alla normativa vigente.

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