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mercoledì 31 marzo 2010

Dati Provinciali Viterbo

 


Candidato

Voti

%

LISTE

%

Seggi

MARCELLO MEROI

92.941

54,65

IL POPOLO DELLA
LIBERTA '

UNIONE DI CENTRO

LISTA LOCALE NEL PDL POPOLO ETRUSCO

LISTA LOCALE MEROI PRESIDENTE

LOCALE LISTA TUSCIA VOLA AUTONOMIA DEL TERRITORIO

LEGA LAZIO

FIAMMA TRICOLORE

 

27,52

12,47

5,24

4,19

2,54

1,75

1,53

 

8

4

1

1

0

0

0

 

FEDERICO
GRATTAROLA

54.628

32,12

Partito
Democratico

LISTA LOCALE PER LA TUSCIA Democratici

LISTA ALLEANZA Riformista LOCALE PER LA TUSCIA

 

24,68

4,99

1,81

 

6

1

0

 

RAFFAELE
Saladino

19.730

11,60

DI PIETRO ITALIA
Dei Valori

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA '

RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI

 

4,74

3,64

3,26

 

1

0

0

 

STEFANO BOSSI

1630

0,95

LISTA LOCALE
LEGA TUSCIA - STEFANO BOSSI PRESIDENTE

 

0,93

 

0

 

DANILA Annesi

1135

0,66

Forza Nuova

 

0,64

 

0

 

martedì 30 marzo 2010

Regionali: da 11-2 a 7-6 Vince alleanza Pdl-Lega

ROMA - Il Campionato delle regionali lo vince il Pdl ma grazie alla squadra della Lega che fa il pieno storico di voti (arriva quasi al 13%) e porta due dei suoi, Luca Zaia e Roberto Cota alla guida di due regioni chiave del Nord, il Veneto e il Piemonte ( per quest'ultima regione i dati si ricavano dalle proiezioni definitive). Il centrodestra incassa anche il Lazio, e con la Lombardia, la Campania e la Calabria insidia pesantemente il primato regionale del centrosinistra (da 11 a 2 si passa a 7 a 6).


Amarezza nel Pd che fino all'ultimo ha tremato per la sorte della Bresso ma anche per la Bonino. E alla fine di una interminabile maratona elettorale con un perenne testa a testa sia nel Lazio sia nel Piemonte, che si è sbloccato solo a dati ultimati, le due candidate 'laiche' del Pd sono state scalzate dai competitor del centrodestra. C'e dunque un altro vincitore 'occulto' dietro la sfida delle regionali, ed è il Vaticano che si è speso in prima persona con più di un appello elettorale a favore delle candidature di ispirazione cattolica, e contro quelle 'portatrici di morte'.

La volata a Renata Polverini nel Lazio, dunque, forse più che l'Udc di Casini, l'ha data la Cei di Bagnasco. Idem per il Piemonte dove la pillola Ru 486 è stata fatale per Mercedes Bresso. Tira un sospiro di sollievo il Pdl, stappa bottiglie di spumante Umberto Bossi che già si sente "arbitro della situazione" ed è pronto a capitalizzare la massa di voti padani; per le riforme e il federalismo, certo, ma anche per rivendicare la golden share nella coalizione, comunque indebolita elettoralmente sul versante Pdl, mentre il fronte finiano si lecca le ferite e prepara la controffensiva interna, consapevole che la resa dei conti post-elettorale potrà essere politicamente dolorosa. Nel Pd si mastica amaro. L'illusione di una doppia vittoria nel Lazio e in Piemonte, coltivata fino all'ultima proiezione, si è rivelata infine vana.

Il centrosinistra ha perso ben quattro regioni e si è verificata così la più pessimistica delle ipotesi in campo. D'altra parte anche la sfolgorante vittoria di Nichi Vendola in Puglia, nata sull'onda di uno scontro interno che ha infine indotto il Pd a 'ripiegare' sul candidato della sinistra, non si può considerare una vittoria a tutto tondo dei Democratici. Si tratta pur sempre di un 'outsider'. Soddisfatto a metà probabilmente Pier Ferdinando Casini che potrà far valere con il Pdl il suo ruolo 'determinante' nella vittoria della Polverini, ma che ha fallito in qualche modo la prova d'amore con il Pd di Bersani convinto che l'alleanza con l'Udc sarebbe stata vincente per il Piemonte. Per contro, Antonio Di Pietro, che si è rafforzato elettoralmente (é passato dall'1,5 delle regionali 2005 al quasi 8 di oggi) e ha potuto presentarsi a testa alta di fronte al Pd, come forza politica 'determinante' e di cui i democratici non possono fare a meno in vista della costruzione di una forza alternativa di governo.

Unica consolazione per il Pd, la non esaltante prova elettorale del Pdl che scende al suo minimo storico attestandosi al 26,7% (alle precedenti regionali 31,4, alle politiche 2009 32,3). Anche il partito di Bersani, però non è certo schizzato verso l'alto: si attesta al 25,9 (32,4 alle precedenti regionali, 26,6 alle ultime politiche). Stazionario l'Udc che ottiene il 5,8, mentre l'Idv è al 6,9 (1,5 precedenti regionali, 7,8 alle politiche 2009. La Lega, come si è detto è salita al 12,7 (5,7 alle precedenti regionali, 11,3 alle politiche).

LEGA DILAGA, UDC SOFFRE, GRILLO PESA SU SCONFITTE PD - La Lega Nord sorpassa il Popolo della Libertà in Veneto ma non in Lombardia e Piemonte. Il Pdl, rispetto alle ultime regionali, perde in percentuale 5 punti, gli stessi, all'incirca di quelli che perde il Pd (sempre in percentuale). Ma la flessione 'quantitativa' consegna comunque un trionfo al Pdl se, come anche le proiezioni definitive sembrano ormai sentenziare, Lazio e Piemonte entrassero nel bottino dell'alleanza di centrodestra. Con la sconfitta della candidata del centrosinistra Mercedes Bresso - in attesa dell'ufficialità del 'fotofinish' - al Nord a 'marcare' politicamente il centrosinistra ci sarebbero solo il Trentino e la riconfermata Liguria.

Ma a comporre il trionfo del centrodestra non c'é stata solo l'alleanza tra Pdl e Lega e molto probabilmente Cota, nella lunga lista dei ringraziamenti da fare, potrebbe inserirà anche Beppe Grillo che con la sua lista ha fatto segnare un 3,5 per cento di voti che se fossero confluiti su Merceds Bresso avrebbero dato alla governatrice uscente una maggioranza sicura. Il dato politico emergente, oltre al maggior peso che comunque avrà la Lega al Nord è che la base centrista dell'Udc non sembra aver gradito l'alleanza con il Pd. Il partito di Pier Ferdinando Casini uguaglia il dato delle ultime europee (6,5 per cento) solo nelle regioni in cui è alleato con il Pdl. Messi da parte, per ora, i dati di Lazio e Piemonte, questa una prima analisi del voto - Lombardia: Formigoni vince e convince con quasi venti punti di distacco rispetto a Filippo Penati, sostenuto da un fronte che raggruppava oltre al Pd l'Idv, Sl, Verdi e Psi. L'Udc raccoglie un secco, ma inutile 5 per cento con Pezzotta. - Emilia-Romagna: Una sicurezza ancora una volta per il centro sinistra che registra la novità di un quasi 7 per cento andato alla lista dei "Grillini", un segnale di insofferenza che paga soprattutto l'Idv. Quasi venti punti di differenza tra il candidato del Pd e quello Pdl.


Da registrare anche il 3,7 per cento dell'Udc che in questo caso correva da solo. - Veneto: Con quasi il 60 per cento il Veneto è, insieme alla Calabria, il massimo risultato della coalizione Pdl-Lega che vede quest'ultima divenire, con un grande vantaggio (35 per cento a 24 per cento) il primo partito della regione. Una vittoria storica di Bossi e Zaia. Da registrare uno 0,75 per l'Udc che era in coalizione con il Pdl. Il Pd si ferma ad un 20,67%, seguito dal 5,33 dell'Idv. - Puglia: Vendola vince e l'Udc sarebbe stata decisiva in caso di alleanza con il Pdl. Il distacco tra Vendola e Palese oscilla tra i 4 e i 5 punti di differenza (47 a 44 circa) e quindi, l'8 per cento raccolto dalla Poli Bortone sarebbe stato decisivo a spostare la bilancia a favore del candidato del Pdl. - Calabria: Bocciatura netta per Agazio Loiero e vittoria, con il 60 per cento dei voti del Pdl. La sconfitta sarebbe stata certa anche se i voti raccolti da Callipo, candidato dell'Idv fossero andati al governatore uscente.

Scoppelliti è il candidato che si giocherà con Zaia il titolo della maggior percentuale di voti raccolti. Da segnalare l'apporto dato dall'Udc con il 9,3 per cento mentre il Pd si attesta sul 16 per cento. - Campania: Vittoria di Caldoro (Pdl) con quasi 10 punti di distacco da De Luca (Centrosinistra). Nella regione del nemico di sempre Antonio Bassolino, Idv scende al 6,7 per cento. Una disaffezione che segnala, probabilmente, il sofferto appoggio alla candidatura di Vincenzo De Luca, dato politico confermato, anche in questo caso, dal quasi 2 per cento raccolto dai "Grillini" e dalla sinistra unita. Il partito di Antonio Di Pietro (8% alle europee) ha fatto registrare risultati di tutto rispetto (nel Lazio potrebbe superare il 10%, soglia che sfiora in Basilicata, in Campania e in Calabria si batte sopra il 9%), ma le regioni in cui il simbolo di Di Pietro non vola sono proprio quelli in cui Grillo ha avuto successo. Secondo, appunto, i dati parziali, in Campania con Grillo all'1,5% l'Idv si è fermato al 6,7, in Emilia Grillo è al 6,9% e Di Pietro è 'sotto' al 6,4%, in Piemonte il comico genovese al 3,8% e l'Idv al 6,9. Poco da dire su Marche, Umbria, Basilicata e Toscana, saldamente in mano al centrosinistra. In questa ultima regione il Pd tocca il suo tetto massimo così come la coalizione.

TSUNAMI LEGA; BOSSI, CON PDL TUTTO OK MA NOI ARBITRI - Il sorpasso c'é stato solo in Veneto ma il successo della Lega al nord va oltre ogni attesa. Il candidato, Luca Zaia ha stravinto in Veneto e Roberto Cota è avanti in Piemonte, mentre in Lombardia il Carroccio ha ottenuto un risultato mai raggiunto prima. Una vittoria che il leader della Lega, Umberto Bossi, ha definito uno tsunami. "Il Pdl - ha spiegato - è l'unico partito che ha resistito allo tsunami sollevato dalla Lega". In Veneto il Carroccio ha un consenso che va tra il 35% e il 36% contro il 24% del Pdl. In Piemonte il Pdl è il primo partito (24%) e la Lega si assesta al 16%. In Lombardia il Pdl è al 31,7% e la Lega balza al 26,6%, un risultato mai ottenuto prima. Bossi, che ha seguito insieme al figlio Renzo, eletto in consiglio regionale nella lista di Brescia, tutte le fasi dello scrutinio, ha voluto subito tranquillizzare gli alleati: gli equilibri nella maggioranza non cambieranno.

"Non ci sarà battaglia nel Pdl - ha detto - è la sinistra che è andata a picco, è andata Ko. Adesso facciamo le riforme. Gli equilibri nel governo non cambiano. Con Berlusconi troviamo sempre l'accordo per il federalismo". La vittoria alle elezioni regionali deve essere il trampolino di lancio per l'approvazione definitiva del Federalismo: "lo facciamo subito - ha detto Bossi - perché la gente lo vuole. Una volta dicevano che con il federalismo volevamo ribaltare lo Stato. Non era così. La gente lo vuole è la sinistra che è scomparsa al nord". Anche se gli equilibri non cambiano, Bossi ha comunque voluto mandare un segnale alla coalizione: "io sono l'arbitro della situazione". In campagna elettorale Silvio Berlusconi aveva parlato di presidenzialismo per cui Bossi ha voluto chiarire che prima di ogni altra cosa si deve fare il federalismo: "Nel federalismo si può mettere anche il presidenzialismo". Poi si é rivolto alla sinistra perché faccia autocritica se adesso ritorna l'idea dell'elezione diretta del presidente: "abbiamo una sinistra poco sveglia. Poteva spingere il federalismo, adesso vengono fuori altre richieste anche dalla destra. Io sono l'arbitro della situazione".

Ancora una volta il Carroccio è stato protagonista delle elezioni: "la gente ci ha votato perché la Lega vuole cambiare il paese. Abbiamo vinto in Veneto, in Piemonte e abbiamo un grande risultato anche in Lombardia. I lombardi sono svegli e hanno capito prima di tutti che si deve cambiare". Felice per i risultati di Cota e di Zaia, "non candidiamo mai nessuno a caso, Cota basta guardarlo e lo voti...", Bossi ha accusato la sinistra di essere capace di dire solo di no: "Chi ha perso è la sinistra. La gente non la vota perché non si può votare chi dice sempre di no. La sinistra al nord è sparita, devono interrogarsi sul perché. Gli operai adesso non la votano più".

DI PIETRO: SIAMO DETERMINANTI, NON ANDREMO A TRAINO DEL PD - "Mi auguro che il Pd si renda conto che deve affidarsi all'Idv, ormai in grado di ricostruire una coalizione per l'alternativa di governo". Lo ha detto Antonio Di Pietro dalla sede nazionale del suo partito. "Non possiamo più permetterci - ha aggiunto - di andare al traino del Pd. Noi oggi abbiamo la responsabilità di essere il punto di riferimento per tutto il centrosinistra". I giornalisti hanno chiesto all'ex pm se si aspettava un risultato migliore alle regionali: "questo - è stata la risposta - bisogna chiederlo a Bersani. L'Idv ha fatto il suo dovere ed è stato premiato dall'elettorato. Purtroppo i nostri alleati spesso hanno fatto scelte che potevano essere migliori rispetto alle qualità delle candidature". Di Pietro ha poi fatto notare che "l'Idv a sinistra e la Lega Nord a destra sono diventate le due "gambe" di entrambi gli schieramenti: "Berlusconi ha già riconosciuto a Bossi il suo successo, credo che il Pd dovrebbe fare altrettanto con noi". Infine una battuta sull'Udc: "Casini ora deve mettersi in coda perché ha preso molti meno voti di noi. E' lui ora che deve bussare alla porta".

BERSANI AI SUOI, INVERSIONE DI TENDENZA C'E' STATA - "L'inversione di tendenza c'é stata e lo si vede dal fatto che abbiamo conquistato la maggioranza delle regioni". E' la valutazione che il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani avrebbe fatto con i suoi mentre è ancora in corso lo scrutinio. Il leader Pd ha anche evidenziato che per quanto riguarda il partito, il voto dimostra "che siamo avanzati" rispetto alle europee. Bersani non commenterà ufficialmente il voto stasera e, a quanto si apprende, molti big avrebbero già lasciato la sede del partito anche se non è ancora concluso lo spoglio nel Lazio e nel Piemonte.

CASINI: DECISIVI OVUNQUE, AVANTI PER NOSTRA STRADA - "Siamo decisivi ovunque, dove abbiamo scelto i candidati migliori", "Andremo avanti per la nostra strada, perché se si votasse domani, con questa destra populista e la sinistra in queste condizioni, porteremmo avanti il nostro progetto, perché il Paese ci chiede coerenza": Pier Ferdinando Casini lo afferma ai microfoni del Tg1 nella sede del suo partito, mentre è ancora in corso il testa a testa tra le due candidate nel Lazio. Casini esprime preoccupazione per il sensibile dato sull'astensionismo: "Dimostra che la nostra analisi sul bipolarismo trova conferma: la gente è infatti disamorata e non va a votare, con una campagna elettorale di questo tipo. A destra prevale la Lega, con un successo travolgente. La sua egemonia inciderà - secondo Casini - ancor più sul governo, mentre Di Pietro e i grillini metteranno in crisi il Pd". "Se c'era quindi preoccupazione sul bipolarismo, purtroppo la nostra analisi viene ancor più confermata. L'Udc - conclude Casini - andrà avanti per la sua strada, per noi questa è una tappa".

domenica 28 marzo 2010

sabato 27 marzo 2010

Giornata di riflessione

Rispettiamo la pausa di  riflessione al voto.

Appuntamento lunedì con i risultati elettorali.

Come dice un vecchio detto faleriano:



SOLO SE CELOMETTI,  CE LO TROVO!


Istruzioni al voto

(Fonte Tusciaweb )

Elezioni regionali e amministrative 2010, quando e come si vota, il corpo elettorale e la tessera elettorale.


Il vademecum, stilato dal ministero degli Interni, con tutte le informazioni per i cittadini che andranno a votare alle prossime elezioni del 28 e 29 marzo 2010.

QUANDO SI VOTA

Domenica 28 marzo, dalle ore 8,00 alle ore 22,00, e lunedì 29 marzo, dalle ore 7 alle ore 15, nelle regioni a statuto ordinario si svolgeranno le elezioni del Presidente e del Consiglio regionale di 13 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), del Presidente e del Consiglio provinciale di 4 province (Imperia, Viterbo, L’Aquila e Caserta), del sindaco e del consiglio comunale di 463 comuni (di cui 9 capoluoghi di provincia: Mantova, Lecco, Lodi, Venezia, Macerata, Chieti, Andria, Matera e Vibo Valentia) nonché dei consigli circoscrizionali.

Nella medesima data si svolgerà il solo turno di ballottaggio nei comuni di Spadola (Vibo Valentia) e San Benedetto dei Marsi (L’Aquila).

Le operazioni di scrutinio per le elezioni regionali avranno inizio lunedì 29 marzo, subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti per tutte le consultazioni che hanno avuto luogo.

Per le elezioni provinciali e comunali, lo scrutinio avrà, invece, inizio alle ore 8 di martedì 30 marzo con precedenza alle elezioni provinciali, salvo che nelle regioni Molise e Abruzzo, non interessate alle elezioni regionali, dove le operazioni di scrutinio per le elezioni amministrative avranno inizio lunedì 29 marzo, al termine delle operazioni di voto e di riscontro del numero dei votanti.

In caso di effettuazione del turno di ballottaggio per l’elezione dei presidenti di provincia e dei sindaci, si voterà domenica 11 aprile, sempre dalle ore 8,00 alle ore 22,00, e lunedì 12 aprile, dalle ore 7.00 alle ore 15.00 mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio nella stessa giornata di lunedì, al termine delle votazioni e dell’accertamento del numero dei votanti.

COME SI VOTA

ELEZIONI REGIONALI (SCHEDA VERDE)

L’elettore può:

votare per una delle liste provinciali, tracciando un segno nel relativo rettangolo. Il voto così espresso s’intende attribuito anche a favore della lista regionale collegata;

esprimere un voto disgiunto, cioè tracciare un segno nel rettangolo recante una delle liste provinciali ed un altro segno sul simbolo di una lista regionale, non collegata alla lista provinciale prescelta, o sul nome del suo capolista. In tal caso il voto è validamente espresso per la lista provinciale e per la lista regionale prescelte anche se non collegate fra di loro;

esprimere un unico voto per una delle liste regionali e per il suo capolista tracciando un segno sul simbolo di una lista regionale o sul nome del capolista, senza segnare nel contempo, alcun contrassegno di lista provinciale. In tal caso s’intende validamente votata la lista regionale ed il suo capolista, mentre è esclusa ogni attribuzione di voto alla lista o alle liste provinciali collegate.

In ogni caso, l’elettore può esprimere un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere compreso nella lista provinciale prescelta, scrivendone nell’apposita riga tracciata sulla destra del contrassegno il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita).

Le modalità di espressione del voto di cui sopra si applicano alle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Lazio e Basilicata.

Per quanto riguarda, invece, le Regioni Toscana, Marche, Campania, Puglia e Calabria le modalità di voto sono disciplinate dalle rispettive leggi regionali.

ELEZIONI PROVINCIALI (SCHEDA GIALLA)

Ciascun elettore può votare:

per uno dei candidati al consiglio provinciale, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di consigliere provinciale, sia al candidato alla carica di presidente della provincia collegato;

per uno dei candidati alla carica di presidente della provincia, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per uno dei candidati al consiglio provinciale ad esso collegato, tracciando anche un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di consigliere provinciale corrispondente al contrassegno votato, sia al candidato alla carica di presidente della provincia;

per un candidato alla carica di presidente della provincia, tracciando un segno sul relativo rettangolo; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di presidente della provincia.

Per le elezioni provinciali non è ammesso il “voto disgiunto”, cioè il voto attribuito sia a un candidato presidente della provincia, che, contemporaneamente, ad un candidato al consiglio provinciale non collegato al candidato presidente.

Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato presidente prescelto.

ELEZIONI NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000
ABITANTI DI REGIONI A STATUTO ORDINARIO (SCHEDA AZZURRA)

La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.

L’elettore può votare:

per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;

per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;

per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;

per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd. “voto disgiunto”).

L’elettore potrà altresì manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, scrivendo, sull’apposita riga stampata sulla destra di ogni contrassegno di lista, il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente alla lista prescelta. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto.

ELEZIONI NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SINO A 15.000
ABITANTI DI REGIONI A STATUTO ORDINARIO (SCHEDA AZZURRA)

Nella scheda è indicato, a fianco del contrassegno, il candidato alla carica di sindaco.

L’elettore, con la matita copiativa, può esprimere il proprio voto: - tracciando un solo segno di voto sul nominativo di un candidato alla carica i sindaco - tracciando, un solo segno di voto sul contrassegno di una delle liste di candidati alla carica di consigliere; - tracciando un segno di voto sia sul contrassegno prescelto che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata.

In tutti i predetti casi, il voto s’intende attribuito sia in favore del candidato sindaco alla carica di consigliere sia in favore della lista ad esso collegata.

L’elettore può altresì esprimere un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e il nome e, ove occorra, data e luogo di nascita), nella apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno.

In tal modo, il voto s’intende attribuito, oltre che al singolo candidato alla carica di consigliere comunale, anche alla lista cui il candidato medesimo appartiene nonché al candidato alla carica di sindaco collegato alla lista stessa.


CORPO ELETTORALE

I dati definitivi sul corpo elettorale, riferiti al 15° giorno antecedente la data delle votazioni, saranno acquisiti entro il 23 marzo 2010.

I dati sotto riportati, provvisori, sono aggiornati in base ai risultati della revisione dinamica straordinaria delle liste elettorali al 45° giorno antecedente le elezioni.

Le elezioni in 13 regioni interesseranno un corpo elettorale al momento quantificabile in 40.910.744 elettori, di cui 19.706.010 maschi e 21.204.734 femmine. Le sezioni elettorali complessive saranno 49.862. Le elezioni in 4 province interesseranno un corpo elettorale di 1.472.737 unità, di cui 713.481 maschi e 759.256 femmine.

Le sezioni elettorali complessive saranno 1.893. Le elezioni in 463 comuni interesseranno 3.727.862 elettori, di cui 1.804.264 maschi e 1.923.598 femmine. Le sezioni elettorali complessive saranno 4.487. Considerando una volta sola gli enti interessati contemporaneamente a più tipi di consultazioni, il numero complessivo di elettori sarà di 41.309.965, di cui 19.900.341 maschi e 21.409.624 femmine, e il numero complessivo di sezioni di sezioni sarà di 50.421.

TESSERA ELETTORALE

Il Ministero dell’Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale a carattere permanente.

Chi avesse smarrito la propria tessera personale, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali che, a tal fine, saranno aperti da martedì 23 a sabato 27 marzo, dalle ore 9,00 alle ore 19,00, mentre domenica 28 e lunedì 29 marzo, giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto.

mercoledì 24 marzo 2010

Meroi e Sestili, a Faleria e Monterosi.

Giovedi 25 marzo alle ore 19.45 il candidato alla Presidenza della Provincia del Centro Destra MARCELLO MEROI, proveniente da Tarquinia a seguito di un importante Convegno in cui ha parteciperà l’Euro Parlamentare Roberta Angelilli, accompagnato dal Candidato del PDL del Collegio XII di Nepi, LUCIANO SESTILI, incontra le rappresentanze del PDL dei comuni di Calcata, Castel S. Elia, Nepi e Faleria presso la Taverna in via Belvedere 48 di Faleria.


Nel pieno svolgimento della campagna elettorale per le Provinciali, l’occasione è propizia per raccogliere gli umori e le sensazioni che provengono dal Territorio. L’incontro / Aperitivo è aperto a tutti i cittadini, gli elettori ed i sostenitori che vorranno fare il punto della situazione in merito alla campagna elettorale a 3 giorni dalle votazioni.

Il vorticoso ed incessante ritmo di incontri nell’Agenda del Candidato del Centro Destra caratterizza l’appuntamento di Giovedì sera come l’ultima opportunità per la Bassa Tuscia di confronto con il Candidato alla poltrona più alta di Via Saffi a Viterbo.

Per le ore 21.00 è invece fissato l’incontro di MEROI e SESTILI con gli amministratori del Comune di Monterosi con a capo il Sindaco Francesco Paris. Tanti gli argomenti che gli amministratori monterosini vogliono approfondire col Candidato alla Provincia MEROI; lo sviluppo urbanistico incessante, la richiesta da parte dei cittadini di servizi all’altezza di un territorio a 15 minuti da Roma, la necessità di garantire presidi sanitari e scolastici.

Il raccordo della Cassia Bis ed il potenziamento infrastrutturale della stessa sino a Viterbo, consentirebbe al Comune di Monterosi di sentirsi pienamente facente parte della Tuscia e non, come adesso, un Paese di frontiera che insieme agli altri che compongono il Collegio XII di Nepi sono costretti ad affrontare le disfunzionalità del flusso di persone che fuggono da Roma Capitale e cercano rifugio nei comuni satelliti al Raccordo Anulare, aggravando la situazione dei Servizi e rischiando di far perdere l’identità, anche culturale, delle Comunità della Bassa Tuscia.

COMITATO ELETTORALE

PRO LUCIANO SESTILI

CANDIDATO PDL ELEZIONI PROVINCIALI

COLLEGIO XII - NEPI

martedì 23 marzo 2010

Programma Emanuele Ricucci - Fiamma Tricolore Destra Sociale

“Voglia di futuro, tutela, nuove idee, concretezza. Pensieri, struttura del programma elettorale di Emanuele Ricucci, giovanissimo candidato ventiduenne del M.S. Fiamma Tricolore – Destra Sociale, nel collegio 12. Tutelare le categorie sociali e le loro reali necessità, sulla base di valori forti e lungimiranti e della volontà di rappresentare la gente comune, i cittadini. Da un giovane con determinazione, voglia di cambiare, di sviluppo concreto per rappresentare la gente comune, essenza vera della comunità. Innanzitutto i giovani, motore e direzione del futuro.

La loro crescita, il loro sviluppo interiore, la loro voce non deve e non può essere ignorata. Pertanto abbiamo scelto una strada diretta a questi presupposti. Renderli partecipi attivi della vita sociale e permettere loro di colloquiare con le istituzioni, provincia in primis. Per questo proponiamo la creazione di un tavolo di confronto dal nome “I giovani incontrano la provincia” in cui, delegati giovanili provenienti da ogni paese della Tuscia, si confrontano direttamente con gli operatori istituzionali discutendo delle loro problematiche, necessità, volontà. Dare loro libera espressione artistica, progettando l’idea di un centro polifunzionale votato all’arte, patrocinato, sponsorizzato dalla provincia di Viterbo, in cui essi potranno essere liberi di esprimere le loro qualità espressive, interiori, forme artistiche.Rilanciare la meritocrazia, discutendo un piano di incentivi reali, sulla base di “premi di rendimento” per gli studenti, di revisione delle fasce dell’“ISEE”, il quale permetta di ottenere agevolazioni su libri di testo, soprattutto universitari, anche a coloro che non rientrano nei parametri attuali, ampliando la possibilità di usufruirne. Quale futuro senza il lavoro? Qui intendiamo attuare una tutela stabile, che aiuti a crescere fisicamente la categoria dei lavoratori e vada a difendere in maniera forte e concreta quanti di loro si trovano in condizione di difficoltà materiale. Innanzitutto la tutela assoluta del lavoro, intendendo nello specifico due realtà, quella dell’agricoltura e della piccola e media impresa industriale. “Agricoltura come cultura”, come motto. Difendere il prodotto italiano, che nasce da secoli di tradizione, esperienza condivisa e tramandata di generazione in generazione, da una “cultura della terra”, da un’antica ricetta. Rilanciare una tutela dell’imprenditore agricolo che sia concreta, la quale vada a garantire un suo sviluppo e non una sua digressione in caduta libera. Portare maggiori garanzie concrete al produttore, cercando di diminuire di molto le speculazioni economiche proprie dei grandi marchi di distribuzione. Studiare un piano di limitazione delle importazioni che siano necessarie al fabbisogno nazionale e non oltre, utilizzando così, primariamente prodotti di produttori italiani. Promuovere la battaglia per il rilancio dei “prodotti tipici di zona” e garantire loro una certificazione come prodotto certificato e di qualità. Dal punto di vista dell’impresa, salvaguardare la figura del “lavoratore”, da tempo non più tutelata nei reali problemi della categoria, dimenticata da chi avrebbe dovuto, prontamente, difenderla. Pertanto prevedere un progetto di sostegno ai c.d. lavoratori “cassaintegrati” e di tutela delle piccole medie imprese, cuore del “Distretto ceramico” di zona, tramite l’estensione e facilitazione di ottenimento dei criteri per il rilascio, anche ad esse, della “cassa integrazione in deroga”, non avendo accesso ai classici sistemi di cassa integrazione, proponendo un allargamento delle competenze agli organi provinciali, tramite commissione o assessorato, dai regionali, semplificando la procedura e tagliando la burocrazia. Rilanciare un sostentamento serio delle condizioni dell’economia locale e delle piccole e medie imprese, tralasciando le parole ma parlando per progetti. Lavoro e giovani, inseriti in una comunità. Per questo abbiamo a cuore la società fatta da persone comuni, da gente che lavora, dal popolo. Un’importante punto proprio di questo programma, è infatti una importante ed innovativa iniziativa dal nome “riduzione distanza centro/periferia”, la quale possa ridurre notevolmente il c.d. “effetto dormitorio” proprio di molte realtà di questo collegio e delle nostra provincia, tramite la promozione di un’aggregazione reale, fatta di impegni, concreti tra i cittadini residenti nelle periferie, e nelle zone centrali, con la possibilità effettiva, di incrementare l’aspetto sociale e l’economia locale, sostenendola maggiormente. Una società fatta anche di turismo. Per questo la necessità di rilanciare, favorire, promuovere e mantenere il turismo come forma di crescita di una comunità sotto molti punti di vista, economico in primis. Creare strutture capaci di essere all’altezza di queste aspettative, che vedano il patrocinio dell’istituzione provinciale, che siano “vere” e non ipotesi su carta. Fondare impianti ricettivi, che valorizzino agli occhi del turista le innumerevoli bellezze artistiche e naturalistiche delle nostre realtà di zona e di collegio, da Nepi passando a luoghi incantevoli come Calcata.

Proporre l’istituzione di un museo a carattere specifico di interesse nazionale sul territorio, il quale possa diventare, nel tempo, un polo centrale di sviluppo artistico, di studi, di competenze ed immagine turistica. Un’attenzione particolare, inoltre, al “pianeta scuola”, il quale deve essere potenziato e perfezionato nelle strutture e nelle offerte formative, tramite interventi ed incentivi mirati a rendere un servizio efficiente a studenti, famiglie ed operatori scolastici. Altri punti, inoltre, completano una proposta semplice ma efficace che sia capace di andare in contro alle persone, ai cittadini e alle loro esigenze, necessità quotidiane. Questo e molto altro in una proposta tesa in direzione della società, dei cittadini che va ad inquadrare, inoltre, il settore dei trasporti, dell’ambiente ed altri presenti proprio sul programma completo. Un movimento dedito al sociale che promuova, con i forti e sinceri valori della vera destra la tutela e lo sviluppo dei cittadini, del popolo : Movimento Sociale Fiamma Tricolore - Destra Sociale, la scelta necessaria di chi vuole riaffermare l'importanza della gente”.

IL PDL di Nepi con Luciano Sestili in Provincia

Si e’ svolto ieri a Nepi un incontro con i vertici provinciali del PDL. Nei locali dell’ex coordinamento di Forza Italia in Piazza del Comune alla presenza dei candidati Luciano Sestili, per il Collegio Provinciale di Nepi Francesco Battistoni candidato consigliere alla regione Lazio e Pier Ernesto Ermici del Listino Regionale Polverini.


Il coordinatore provinciale del PDL Giulio Marini ha ribadito ulteriormente la necessità di rendere operativa sul territorio la costituzione del PDL che avverrà come primo passo attraverso la costituzione di un gruppo consiliare PDL al comune di Nepi rappresentato dai consiglieri Federici ed Arcangeli.

“Sono qui per incontrare gli amici del collegio del PdL in occasione di queste importanti elezioni; le elezioni provinciali sono sì competizioni nelle quali si scelgono gli amministratori che rappresenteranno i territori nel parlamentino di Via Saffi, però i Partiti si presentano con i loro simboli ed i risultati elettorali hanno una forte valenza politica. Il PDL ha scelto di misurarsi su questo Collegio con un candidato forte, il Sindaco di Calcata nonché Vice Coordinatore Provinciale di Forza Italia, Luciano Sestili; chi si professa del PDL, ma non sosterrà tale candidatura è fuori dal partito. A nulla valgono altri strumentali ragionamenti e bizantinismi che producono solo disincanto e confusione nell’elettorato del Presidente Berlusconi” ha detto il Coordinatore provinciale e ancora: “Non e’ possibile accettare che si utilizzi il PDL come rampa di lancio solo per meglio traguardare i propri obiettivi, per poi scendere dal carro al momento più opportuno e propizio” ha intimato Marini.

“ I numerosi contatti da me presi in questi giorni di campagna elettorale – aggiunge il candidato alle Regionali per il PDL, Francesco Battistoni – mi rassicurano sul fatto che tutti gli amici che in Consiglio Comunale si riferiscono al PDL, appoggeranno incondizionatamente il nostro candidato. Troppo importante la posta in palio; l’unica via per rappresentare questo Collegio a Viterbo, passa per il PDL e per Luciano Sestili.”

“ E’ un piacere incontrare gli amici di Nepi – chiosa il Candidato alle Provinciali Luciano Sestili – in compagnia di Giulio e Francesco; in questi giorni di campagna elettorale stiamo scoprendo insieme quanto già conoscevamo. Sono tantissimi gli amici dei cinque comuni che compongono il collegio e tutti sono motivati e pronti, sicuri di raggiungere l’obiettivo ultimo, cioè ottenere una rappresentanza territoriale al Consiglio Provinciale. Le motivazioni ed i numeri sono dalla nostra parte; nostro dovere è non lasciare nulla di intentato in questa ultima settimana di campagna elettorale.”

Gli iscritti, gli amici e simpatizzanti del PDL hanno apprezzato l’intervento del coordinatore provinciale teso a chiarificare un quadro politico confuso che a causa di interessi personali ha portato a Nepi ad una divisione nell’ambito del partito ed hanno garantito che saranno a disposizione per costituire con le altre forze politiche un PDL forte, autorevole, rappresentativo e popolare, non ostaggio di personaggi che pur di raggiungere posizioni di potere sono pronti a strumentalizzare tutto e tutti.

COMITATO ELETTORALE

PRO LUCIANO SESTILI

CANDIDATO PDL ELEZIONI PROVINCIALI

COLLEGIO XII NEPI

lunedì 22 marzo 2010

Ma sulle elezioni pende il rischio dell'annullamento

A una settimana dal voto nel Lazio e dopo la decisione della Regione di non posticipare di 15 giorni la data delle elezioni, si infiamma la campagna elettorale. Vittorio Sgarbi non si dà per vinto e annuncia per oggi il ricorso al Tar della sua lista, Rete Liberal, contro la decisione della Pisana. Così, dicendosi sicuro che Renata Polverini vincerà e aspettandosi «almeno il 12% dei voti», mette le mani avanti e chiede almeno tre assessorati «tra cui cultura, turismo e riforme». Di più. Se, invece, dopo il voto del 28 e 29 marzo ci dovesse essere una sconfitta, «la conseguenza naturale - dice Sgarbi - sarà la richiesta di annullamento delle elezioni, perché il danno provocato dalla Regione si è rivelato mortale».

 La situazione rischia di ingarbugliarsi per effetto del decreto salva liste. All'interno di questo è presente infatti una modifica della legge elettorale che consentirebbe a Sgarbi di non potersi appellare ai quindici giorni garantiti per la campagna elettorale per ottenere il rinvio. Il testo del provvedimento d'urgenza ne fissa, come obbligatori, solo sei. Dunque nessun rinvio. Ma se il Pdl non riuscisse a convertire il decreto legge nei tempi previsti, la sua decadenza comporterebbe di nuovo il ritorno alle normative stabilite dalla regione Lazio.


E la conseguenza non potrebbe essere altro che l'annullamento delle elezioni. Una possibilità che si potrebbe verificare anche se il Pdl decidesse comunque di portare a termine l'iter di conversione del testo di legge. A quel punto per il centrosinistra si aprirebbe un ulteriore problema. Infatti, il Pd ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto. E se la Consulta accogliesse le ragioni dell'opposizione il testo decadrebbe, rendendone così impossibile l'utilizzo e causando, ancora una volta, l'annullamento delle elezioni.

Il vicepresidente della Regione, il democratico Esterino Montino ha ignorato il ricorso presentato dal suo partito. Una decisione che «appare inaudita e autolesionistica» secondo Sgarbi che spiega: «Montino, dopo aver riconosciuto incostituzionale il "salva liste" del governo, la applica opportunisticamente per ostacolare il rinvio delle elezioni, ignorando o fingendo di ignorare che il decreto non è ancora stato convertito in legge. È evidente che se il Parlamento dovesse condividere la legittimità delle osservazioni della Regione restituirebbe piena efficienza alla legge regionale che impone la stampa del manifesto con le liste dei candidati ed i relativi contrassegni, secondo l'ordine risultante dal sorteggio. Da ciò consegue che le elezioni regionali del Lazio verrebbero annullate

Polverini-Bonino, duello in tv

Con le candidate alla presidenza della Regione Lazio prosegue l'iniziativa di Sky Tg24 di ospitare nei propri studi i confronti tv Decidi tu 2010, in vista delle Regionali del 28 e 29 marzo. Il dibattito, in onda domani alle 15.05 (e in replica alle 22.05 e 1.35), tra Emma Bonino (candidata per il centrosinistra) e Renata Polverini (candidata per il centrodestra) è moderato da Massimo Leoni.

Al centro dell'approfondimento le differenti proposte delle aspiranti governatrici sui temi più caldi per la Regione. Un "focus" firmato da Luca Bollea, di Sky Tg24, sottopone all'attenzione delle sfidanti le questioni relative a sanità. In studio a intervistare le due candidate anche Mario Sechi direttore de Il Tempo e Stefano Barigelli vicedirettore del Messaggero. Il canale propone inoltre una serie di interviste ai leader politici nazionali. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro è in onda domani alle 13.35 (repliche alle 16.35 e alle 21.35). Anche su Sky.it (www.sky.it/elezioni) uno speciale elezioni con notizie, video, foto e curiosità della campagna elettorale.

sabato 20 marzo 2010

Lazio, no a rinvio voto. Resta fuori lista Pdl Roma

Anche l'ottavo responso dei magistrati è stato negativo per la Pdl: oggi il Consiglio di Stato ha detto no all'ammissione della lista Pdl Roma alla tornata elettorale. E ha precisato che il decreto legge cosiddetto "salvaliste" è applicabile anche nel Lazio benché questa regione abbia anche una sua legge elettorale. Proprio ciò ha permesso poco dopo al vicepresidente della Regione Esterino Montino di respingere la richiesta di rinvio del voto avanzata dalla lista Rete Liberal di Sgarbi, riammessa solo mercoledì scorso da Tar, di rinviare le elezioni. Un doppio no che ha "amareggiato" il premier Silvio Berlusconi appena reduce dal successo della piazza Pdl. Dunque tutto come prima: nel Lazio si andrà al voto il 28 e il 29 marzo come nel resto di Italia e sulla scheda elettorale non comparirà la lista Pdl Roma. Il Consiglio di Stato oggi si doveva esprimere contro il secondo no del Tar del Lazio alla lista Pdl Roma ripresentata per effetto del decreto legge cosiddetto 'salvaliste'.


E anche oggi, dopo due no dell'Ufficio elettorale, due stop dalla Corte d'Appello, due dinieghi da parte del Tar, per la lista Pdl Roma é arrivato il secondo sbarramento del Consiglio di Stato. La Regione Lazio attendeva il pronunciamento dei giudici di Palazzo Spada per decidere il da farsi sul possibile rinvio. I tecnici avevano studiato sentenze e decreto legge attentamente, soprattutto per capire i margini dell'applicazione di quest'ultimo. Ma è stato lo stesso Consiglio di Stato in serata a precisare che il dl si può applicare anche nel Lazio. Ciò vuol dire concretamente che il tempo utile di campagna elettorale per effetto del dl viene compresso a sei giorni e non 15 giorni come prevede la legge elettorale regionale e dunque in base al dl la lista di Sgarbi avrebbe ora tutto il tempo necessario per la campagna elettorale. Sgarbi non ha preso di buon grado la decisione della Regione lasciandosi andare ad un "fascisti e pedofili" mentre dalla Rete Liberal hanno fatto sapere che si sta valutando "un possibile ricorso contro la decisione della Regione Lazio di non far slittare le elezioni all'11 e 12 aprile" nonché un congruo risarcimento danni di 20 milioni. Il vicepresidente della Regione Esterino Montino, dopo avere informato della decisione della Regione sia il ministro Roberto Maroni che le candidate Renata Polverini e Emma Bonino, ha precisato che "pur ritenendo quel decreto legge un'invasione di campo, tanto che lo abbiamo impugnato, siamo tenuti a rispettare la norma proprio per evitare che si facciano cose diverse dalla legge".

Amareggiato il premier Silvio Berlusconi che, racconta chi è con lui, vede come un ulteriore sfregio il fatto che non sia stato possibile neppure il rinvio del voto di due settimane. Le due candidate invece, ormai in una campagna elettorale divisa tra piazze e tribunali, vanno avanti. Emma Bonino nel pomeriggio aveva detto chiaramente che "sul rinvio bisognava rispettare le regole anche le più strampalate" riferendosi evidentemente al dl. E Renata Polverini ribadisce: "benissimo, sono pronta ad andare al voto il 28 marzo".

Comunicato stampa comitato elettorale Luciano Sestili

( Riceviamo con preghiera di pubblicazione)

Marini, Battistoni, Sestili Domenica
21 marzo a Nepi ore 17.00

La Campagna elettorale entra sempre di più nel vivo e cresce la voglia dei cittadini di confrontarsi con i loro referenti politici ed amministrativi provinciali. Per soddisfare tale sacrosanta necessità il Coordinatore Provinciale del PDL, Giulio Marini accompagnato dal Candidato alle Elezioni Regionali per il PDL Francesco Battistoni, saranno ospiti alle ore 17.00 a Nepi, del Sindaco di Calcata Luciano Sestili, Candidato alle Elezioni Provinciali per il PDL per il Collegio XII di Nepi.

“Abbiamo organizzato – dichiara il Candidato alle Provinciali Sestili – una passeggiata per il Corso di Nepi, con il nostro Coordinatore Giulio Marini e Francesco Battistoni, per fugare ogni dubbio circa il mancato interesse dei vertici provinciali alla crescita della creatura politica del Presidente Berlusconi all’ombra della Rocca Borgiana. Nepi è il comune che può promuovere la crescita del territorio limitrofo al Distretto industriale di Civita Castellana. Lo ricerca dello sviluppo occupazionale, primo impegno che ogni buon amministratore deve sottoscrivere con la comunità, può svolgersi tramite il potenziamento del settore terziario; la crescita della ricettività alberghiera ed alloggiativa in risposta all’implementazione di domanda turistica ed il supporto alle piccole e medie imprese che possono trovare la loro sede naturale nella zona artigianale ed industriale allocata sulla Cassia. Queste le direttrici da percorrere per la crescita del territorio della Bassa Tuscia.”

“Questa campagna elettorale – aggiunge il Coordinatore Giulio Marini – mi testimonia l’urgenza di rendere operativo al più presto il partito sul territorio. I cittadini pretendono delle risposte che la politica e gli amministratori devono essere messi in condizione di poter dare. Per quanto mi riguarda, già dallo scorso anno ho messo nel mio personale mirino, la situazione politica che si è venuta a creare a Nepi. Per troppo tempo la “Buona” politica è stata messa da parte ed i cittadini hanno perso dei riferimenti politici importanti, trovandosi amministrati per lunghi anni da maggioranze amministrative trasversali di difficile identificazione politica. Sono fortemente convinto che un grande Comune come Nepi debba essere amministrato con il sostegno dei Direttivi dei Partiti, nel principio dell’alternanza, fugando il dubbio dei cittadini che la trasversalità sia frutto di chissà quale volontà sottesa ad una cattiva amministrazione.”

“Le voci circolate i giorni scorsi – replica il Consigliere Provinciale Battistoni, ora candidato allo scranno di Via della Pisana a Roma – di un appoggio degli amici del PDL di Nepi a candidati locali che si presentano in altri partiti, sono destituiti di ogni fondamento. Buona regola che vige da sempre in ogni partito è di votare sempre ed in ogni occasione il proprio Simbolo ed i propri candidati. Chi non capisce, quanto i cittadini, proprio in questo momento, abbiano la necessità di identificarsi e condividere le proprie idee ed i propri valori, sono fuori dal futuro di ogni formazione politica. Luciano Sestili è un ottimo candidato, amministrativamente formato e capace di rappresentare gli interessi del territorio, che conosce profondamente: la sua appartenenza a Forza Italia prima e la sua incondizionata adesione al PDL, ora, ne fanno il punto di riferimento principe della politica del Centro – Destra in questa porzione di territorio della Tuscia.”

COMITATO ELETTORALE

PRO LUCIANO SESTILI

CANDIDATO PDL ELEZIONI PROVINCIALI – COLLEGIO XII NEPI

venerdì 19 marzo 2010

Tutti ti vogliono, tutti ti cercano.

Tu mi dai il voto!


Risponde il cittadino, si io ti voto.

Per il candidato è un amico


Risponde il cittadino, si io ti voto. (poi nella cabina vota l’altro)

Per il candidato è un amico


C'è anche il cittadino che non si espone mai e si tiene a debita distanza.

Per il candidato è un amico


Risponde il cittadino, io non ti voto

Per i candidato è un “ nemico “


La morale?
L’onestà in politica non paga mai!

L’unico voto sicuro?
Quello tuo candidato

giovedì 18 marzo 2010

Verso le Regionali - Il Tar boccia ancora la lista Pdl.


Il Tar del Lazio ha respinto anche il secondo ricorso del Pdl per la mancata ammissione alle prossime elezioni regionali della lista per Roma e provincia. I giudici hanno ribadito ieri l’inapplicabilità del decreto legge salva liste nel caso della lista Pdl Roma perchè, anche se la disposizione è interpretativa, non può insistere “su una materia disciplinata da legge regionale”. Per i giudici non è esistente il profilo di incostituzionalità del decreto “proprio perchè nel caso specifico non è applicabile”. “I ricorrenti non avevano titolo all’applicazione del dl e alla connessa riapertura dei termini per la presentazione delle liste -si legge nell’ordinanza del Tar- in quanto il dl ne consente la riammissione solo nel caso in cui i delegati erano presenti negli uffici entro l’orario prestabilito e provvisti di tutta la documentazione e nel caso specifico gli unici elementi incontestabili sono solo la presenza di un delegato e di una scatola”. I giudici nell’ordinanza rilevano che “le valutazioni dell’ufficio regionale non appaiono manifestamente illogiche o carenti sotto profilo dello svolgimento dei fatti”. Ieri erano diversi due dei tre componenti la sezione del Tar rispetto ai giudici che già l’8 marzo si sono occupati della vicenda, respingendo la richiesta del partito di riammissione della lista (richiesta poi riproposta ai sensi del Dl ’salva-listè emanato il 5 marzo). Cambiamento che ha interessato soprattutto il ’giudice relatore’: non più Mariangela Caminiti, bensì Francesco Arzillo. L’esito, tuttavia, come si è detto è stato lo stesso. Il Pdl annuncia che ricorrerà al Consiglio di Stato contro la decisione. Quello di ieri sera è il settimo stop alla lista Pdl a Roma: due sono arrivati dall’ufficio elettorale centrale, due dalla Corte d’Appello, due dal Tar (compreso quello di ieri) e uno dal Consiglio di Stato. La decisione dell’organo di appello, che a quel punto sarà anche la definitiva su questa vicenda, dovrebbe arrivare il 23 marzo. Il Pd esulta: “Hanno accolto tutte le nostre tesi, sia sulla non applicazione del decreto e soprattutto sulla correttezza e bontà dei provvedimenti degli uffici elettorali” afferma il legale del partito Francesco Rosi al termine della lettura dell’ordinanza del Tar. Silvio Berlusconi commenta così al Tg2, ribadendo la sua tesi: senza l’intervento della “magistratura che fa politica e che ha dettato i tempi e i temi della campagna elettorale quella delle regionali sarebbe stata una campagna elettorale disastrosa per la sinistra”. Il premier chiama il partito a raccolta per la manifestazione di sabato prossimo a piazza san Giovanni a Roma “che - dice - non sarà una prova di forza ma una festa”

Forza Nuova

Il Programma di Forza Nuova si pone ,come obbiettivi, la partecipazione,


la trasparenza, lo sviluppo economico e la crescita sociale.

Si lavorerà per sconfiggere la burocrazia ed il clientelismo.

Sarà nostra cura ascoltare, capire le realtà, fare progetti e prospettare

soluzioni ai problemi più sentiti ed urgenti.

Raccoglieremo proposte dai comuni e dai cittadini, coinvolgendoli nelle

scelte amministrative e consultandoli per le opere pubbliche di interesse

generale (rifiuti, ambiente, urbanistica, sanità ecc. ) .

La nostra unica ambizione è quella di raggiungere la crescita della territoriale

della nostra provincia, così ricca di qualità potenzialità e risorse.

I principi sui qual si basa il programma sono: famiglia, onestà, rispetto delle

regole, ascolto, condivisione, lotta senza tregua alle organizzazioni malavitose

ed ai loro alleati politici.

Vecchio Alfio

Regionali:Tar, riammessa lista di Sgarbi

( Fonte Sky TG24 )

"Per una volta nella vita sto dalla parte dei magistrati e chiedo il rispetto delle regole". Vittorio Sgarbi, capolista di “Rete Liberal” riammessa ieri dal Tar invoca il rispetto delle regole chiede, contestualmente, il rinvio del voto nel Lazio. "Noi avevamo fatto tutto per bene, tanto che la nostra lista è stata riammessa dal Tar. Ora, per un errore non nostro ma del tribunale, non è accettabile che ci siano concessi solo 8 giorni di campagna elettorale. Dobbiamo avere anche noi, e lo chiederemo in tribunale, 30 giorni di campagna elettorale a partire dal 18 marzo. Altrimenti - afferma Sgarbi che si è candidato a sostegno di Renata Polverini - il tribunale non ci mette nelle condizioni di pari opportunità rispetto alle altre liste". "Poi potremo essere noi a decidere di non utilizzare i 20 giorni in più di campagna elettorale ma che ci debbano essere concessi è indiscutibile e vorrei che i Di Pietro e i Travaglio chiedessero il rispetto delle regole anche per noi".


Intanto sarà in piazza a San Giovanni il 20 marzo. Del resto, spiega Sgarbi, "non mi posso sottrarre a una manifestazione in cui io sono Berlusconi, io sono il Pdl perché è chiaro che, senza la lista del Popolo della Libertà a Roma, “Rete Liberal” è quanto di più vicino ci sia e quindi siamo pronti a raccogliere il voto di quei tanti elettori che non si riconoscono né in Storace né in Casini". "Chi voleva votare Pdl, potrà votare me - dice - La nostra è la lista che somiglia di più al Pdl. Saremo il 'soccorso azzurro' per l'elettorato che ha come punto di riferimento Silvio Berlusconi".

martedì 16 marzo 2010

Scheda elettorale Provinciali 2010 e manifesto elettorale

Fonte Prefettura di Viterbo
Manifesto elettorale

(aprire il file e scorrere in fondo alla pagina per visualizzare in nostro colleggio n. 12 )

Scheda elettorale Regionali 2010

Fonte Prefettura di Virterbo


Regionali 2010

Fonte Prefettura di Viterbo.

Liste Regionali e candidati Presidente

Liste Provinciali Collegate



N.1 Per il Lazio - Candidata Presidente Polverini Renata


Lista 1 - La Destra Storace

Lista 2 - Lista Civica Polverini Presidente

Lista 3 - Mastella UDEUR Popolari

Lista 4 - Rete Liberal Sgarbi

Lista 5 - Casini Libertas Unione di Centro

Lista 6 - Il Popolo della Libertà


N.2 Emma Bonino Presidente
Candidata Presidente Bonino Emma

Lista 7 - Rifondazione Comunisti Italiani
Lista 8 - Di Pietro Italia dei Valori

Lista 9 - Verdi per Bonino

Lista 10 - Sinistra Ecologia Libertà con Vendola

Lista 11 - Partito Democratico per Bonino

Lista 12 - Partito Socialista Italiano per Bonino

Lista 13 - Lista Marco Pannella Emma Bonino

Lista 14 - Lista Civica Cittadinie per Bonino



N.3 Rete dei Cittadini 
 Candidata Presidente Marzoli Marzia

Lista 15 - Rete dei Cittadini



Comunicato stampa comitato elettorale Luciano Sestili

( Riceviamo con preghiera di pubblicazione)

Giovedi 25 marzo alle ore 19.45 presso la Taverna in via Belvedere 48 di Faleria, gli amici del PDL di Nepi, Monterosi, Castel S. Elia, Calcata e Faleria incontreranno per un Aperitivo il Candidato del Centro Destra alla Presidenza della Provincia, MARCELLO MEROI ed il Candidato del PDL del Collegio XII di Nepi, LUCIANO SESTILI.

Nel pieno svolgimento della campagna elettorale per le Provinciali, l’occasione è propizia per raccogliere gli umori e le sensazioni che provengono dal Territorio. Il Candidato
MARCELLO MEROI si soffermerà sui temi principali e sulle specificità che riguardano la Bassa Tuscia; all’incontro sono stati invitati Sindaci ed amministratori locali che governano i Comuni della fascia che dalla Via Amerina si estende sino alla Teverina.

Il vorticoso ed incessante ritmo di incontri nell’Agenda del Candidato del Centro Destra caratterizza l’appuntamento di Giovedì sera come una delle ultime opportunità per la Bassa Tuscia di confronto con il Candidato alla poltrona più alta di Via Saffi a Viterbo.

Promotore dell’incontro il Sindaco di Calcata Luciano Sestili, nonché Candidato PDL alla Provincia, che ha collaborato con MEROI per la compilazione delle Liste in qualità di Vice Coordinatore di Forza Italia ed appartenente al Coordinamento Provinciale del Popolo della Libertà.

“Sono felice di accompagnare Marcello in questa serie di incontri – dichiara il Sindaco Sestili – con lui abbiamo instaurato sin da subito uno splendido rapporto. Ho saputo apprezzare le qualità dell’uomo, durante i frangenti della campagna elettorale per le recenti elezioni amministrative che hanno consentito di vincere il Comune di Viterbo. La moderazione e la capacità di condividere e concordare le soluzioni dei problemi che via, via si propongono, fanno di lui anche un abile e capace politico.”

COMITATO ELETTORALE

PRO LUCIANO SESTILI


CANDIDATO PDL ELEZIONI PROVINCIALI


COLLEGIO XII - NEPI

Liste elezioni Provincia di Viterbo

Danila Annesi

Forza Nuova

(Candidato di Faleria: Alfio Vecchio)

Stefano Bossi


Lega Tuscia

Marcello Meroi


PDL

Meroi Presidente

(Candidato di Faleria: Stefano Vidili)

Popolo etrusco nel Pdl

(Candidato di Faleria: Roberto Corradi)

Tuscia Vola

Fiamma Tricolore

Lega del Lazio

UDC


Raffaele Saladino

Sinistra Ecologia Libertà


Rifondazione Comunista

Comunisti Italiani

Federazione della Sinistra

IDV

Federico Grattarola

Pd
Democratici per la Tuscia

(Candidato di Faleria Pierluigi Bianchi)

Alleanza Riformista









sabato 13 marzo 2010

Il Consiglio di Stato dice no alla lista del PDl nel Lazio

ROMA (13 marzo - Il Consiglio di Stato ha respinto l'appello presentato dal Pdl contro la mancata ammissione della lista provinciale di Roma. In base a questa decisione la lista provinciale del partito è esclusa dalle prossime elezioni regionali. I giudici di Palazzo Spada hanno dichiarato improcedibile il ricorso.

I giudici di Palazzo Spada erano chiamati a pronunciarsi sulla sentenza del Tar che aveva respinto, lunedì, la richiesta di sospensiva presentata dal Pdl a Roma. Lo stop della Corte d'Appello è giunto dopo il ricorso contro il pronunciamento del tribunale di Roma che aveva rifiutato la seconda presentazione della lista Pdl, avvenuta ai sensi del decreto legge cosiddetto «salva-liste».

Il Consiglio di Stato ha dichiarato improcedibile anche l'appello presentato dal consigliere regionale uscente Fabio Desideri. Anche lui si era rivolto ai giudici amministrativi di secondo grado contro la mancata ammissione della lista provinciale del pdl.

Respinto appello contro Lista Formigoni. In precedenza era stato respinto l'appello presentato dalla Federazione della Sinistra contro la decisione del Tar della Lombardia di riammettere la lista "Per la Lombardia" di Roberto Formigoni alle regionali. Formigoni è quindi candidato alla presidenza della Regione Lombardia.

Formigoni: sentenza tombale. «Anche il Consiglio di Stato ci dà ragione ed è un'altra sentenza tombale, definitiva - ha commentato Formigoni - Ora basta con i ricorsi e con i confronti in tribunale. La parola torni alla politica: confrontiamoci sui contenuti».

Meroi e Grattarola a confronto da Confartigianato

Viterbo Oggi.

VITERBO - Infrastrutture, energie alternative, economia e formazione: sono questi i temi affrontati dai candidati alla presidenza di Palazzo GentiliI Federico Grattarola (Pd) e Marcello Meroi (Pdl) in un confronto che si è tenuto di fronte ai vertici di Confartigianato imprese di Viterbo. Il presidente ed il segretario dell'ente, Stefano Signori e Andrea De Simone, hanno rivolto alcune domande ai due avversari politici in un dibattito che ha permesso loro di illustrare anche i rispettivi programmi elettorali. Il fair play ha decisamente dominato l'incontro-scontro: qualche
 frecciatina reciproca, infatti, è arrivata solo quando si è parlato di alleanza politiche imposte, volute o escluse che hanno animato la formazione delle liste fino all'ultimo giorno utile.

Infrastrutture

"La prima cosa che farei da presidente è chiedere un incontro al ministro Matteoli per confermarci la tempistica e la quantificazione di finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture" - afferma Marcello Meroi. " Alcuni mesi fa è stato firmato un documento congiunto fra Comune e Provincia nel quale si sottoscriveva una delibera sulla realizzazione dell'aeroporto, simbolo di un percorso condiviso dalle amministrazioni.- continua il candidato alle provinciali del Pdl - . Con Federico abbiamo perciò deciso di andare dal ministro Matteoli insieme, a prescindere da chi uscirà vincente dalla competizione elettorale, per fa valere le ragioni del nostro territorio. Anche perché connessi allo scalo aeroportuale ci sono anche i collegamenti ferroviari e stradali".

"Condivido quello che è stato detto da Marcello, sull'importanza del documento, ma penso che sia essenziale lo sviluppo del porto di Civitavecchia, ricordo le navi da Crociera di Montalto, si parla di un progetto Interporto di Orte. La linea Civitavecchia- Orte potrà dare un valido supporto all'interporto , un ausilio in più anche per l'Umbria. Se si pensa che l'aeroporto e la metropolitana di Madrid sono stati realizzati in meno di quattro anni, non si capisce perchè qui i tempi debbano essere così lunghi" - afferma il candidato del Pd Federico Grattarola.

Centrale Nucleare a Montalto

Il candidato del Pdl Meroi ha ricordato che già agli inizi degli anni '80 si era espresso negativamente per una centrale nucleare a Montalto. Circa venti anni dopo la sua idea non è cambiata. Ritiene, infatti, che ci sarebbe un esubero di produzione di energia rispetto al necessario e che decisioni del genere debbano tener conto dell'esigenze degli enti locali e non possano essere prese solo a livello nazionale. "Qualunque sia la decisione - ha detto Meroi - la Provincia sarà sempre a fianco delle imprese per fornire gli strumenti, la formazione ed i fondi economici necessari per lo sviluppo del territorio".

Grattarola si dichiara assolutamente contrario alla centrale nucleare e ha ricordato il referendum che ha bocciato la costruzione di una centrale a Montalto anni fa . " Non è vero che la centrale nucleare è meno costosa, lo è eccome, ma sopratutto è dannosa e pericolosa per l'uomo. Bisogna aspettare il 2030 per la sicurezza delle centrali nucleari. Punterei piuttosto allo sviluppo di quella zona con le energie rinnovabili , ricordando che Montalto è stata realizzata la centrale fotovoltaica più grande di Italia. Dobbiamo puntare sulle energie alternative."

Sostegno alle PMI per l'accesso al credito

"Bisogna mantenere i livelli attualli e possibilmente potenziarli" - ha detto Meroi " per fare questo, è necessario reperire risorse eliminando gli sprechi e razionalizzando i finanziamenti, indirizzandoli nei settori più proficui. Sicuramente bisognerà agevolare l'imprenditoria giovanile, come abbiamo già fatto nel 1999 a livello comunale a Viterbo, diventando punto di riferimento per molti comuni."

Il candidato Federico Grattarola afferma - "Oggi l'imprenditore è a rischio. La perdita di lavoro per i dipendenti lo porta alla sua rovina e all'inevitabile disoccupazione, per questo l'amministrazione provinciale deve offrire delle risposte concrete al cittadino. Pertanto condivido l'agevolazione per i giovani, come ha già detto Meroi".

Promozione Green Economy

Meroi dichiara " Noi siamo per interventi a sostegno della cultura e della diffusione della Green Economy. Pensiamo ad impianti fotovoltaici per una energia pulita, ad un'urbanistica sostenibile e all'ecoedilizia. Per far si che ciò avvenga è necessario che ci sia meno burocrazia e che la normativa vigente si adegui alle esigenze delle realtà locali".

Grattarola dice sì all'energia alternativa, ricordando quando la Provincia ha voluto la sostituzione delle vecchie caldaie. Vorrebbe che si prendesse spunto da molte città del Nord Italia, che aiutano con incentivi i nuclei familiari affinchè realizzino attraverso finanziamenti un impianto eolico. "Le famiglie devono mettersi in gioco in questo periodo di forte crisi".

Imprese con certificazione di sistemi di gestione ambientale

"L'amministrazione provinciale guidata da Marini fu la prima ad ottenere la certificazione EMAS e il rispetto della norma ISO14001 per le aziende - dice Meroi - quindi ci sarà sicuramente un nostro impegno ad erogare contributi alle imprese affinché ottengano le certificazioni".

Grattarola afferma - " Le certificazioni ambientali sono importantissime, basta pensare ai 148 mila euro sborsati della Camera di Commercio per aiutare le imprese. In primis va aiutata Civita Castellana ,l 'identità di quel paese, il marchio, l'identità, ma anche le cave : gli aiuti vanno rivolti in questa direzione."



Ritardi della pubblica amministrazione nei pagamenti alle imprese

Per il candidato del cetrodestra è una delle note più dolenti causata da un'eccessiva burocrazia. "E' necessario avere una procedura più snella, veloce e realistica - commenta - per questo motivo già quando si approva il bilancio bisogna fare un piano programmatico corretto che tenga conto in modo corretto delle risorse a disposizione".

Per il candidato del centrosinistra è un problema complesso ." Ha pesato sulla mia persona, essendo sindaco. Non è una questione di bilanci sani, quelli ci sono, ma la Regione non finanzia le opere e così facendo non si riesce ad avere dal governo neanche un sostegno. E' una catena, un circolo di pagamenti che non arrivano. L'anello debole in questa catena sono le imprese . L' amministrazione di turno deve fare salti mortali o anticipare dei pagamenti, il problema andrà risolto insieme agli enti locali, Provincia e governo tutti uniti."

Attività formativa per i dipendenti autonomi

"La formazione è un elemento fondamentale per raggiungere alti livelli di qualità - sostiene l'esponente del Pdl -. Per questo motivo vorrei prendere come punto di riferimento un documento sottoscritto a gennaio dalla Regione Piemonte, dalle imprese e dai sindacati in cui si parla fra le altre cose di formazione aziendale, sinergia con le università, sostegno all'occupazione femminile. E' un ottimo spunto da cui partire".

"Se si pensa ai corsi di Costa crociere, la dura formazione ha portato molto lavoro. Oggi il mercato cambia - afferma ancora Grattarola - e per evitare che l'imprenditore venga schiacciato bisogna fare modifiche al target di impresa. L' amministrazione provinciale deve capire come si sta muovendo il mercato. La competitività dell'azienda si misura anche in questi termini".

Alla fine del dibattito Confartigianato ha consegnato ai due candidati delle proposte per lo sviluppo economico delle aziende locali.